Con l’avvicinarsi del trasferimento di produzione Panda da Pomigliano d’Arco a Tychy (Fiat Poland), lo stabilimento campano sarebbe pronto ad accogliere l’assemblaggio di una “sorellina minore” di Renegade.
Niente SUV di dimensioni compatte per Alfa Romeo: gli stabilimenti FCA “Gianbattista Vico” di Pomigliano d’Arco ospiteranno, in un’ottica a medio termine, la “erede” della popolarissima Fiat Panda. Con una sorpresa: non porterà il marchio Fiat – sebbene potrebbe essere allestita sulla piattaforma “Mini” già condivisa da Fiat 500, Lancia Ypsilon e dalla stessa Panda -, ma potrebbe essere Jeep. Nello specifico, una “sorellina” di Renegade, modello alla base del new deal europeo per il marchio offroad oggi nell’orbita Fiat-Chrysler Automobiles.
La ghiotta notizia viene pubblicata dall’edizione Web di Automotive News Europe, che riporta una indicazione possibilista, in tal senso, avanzata a margine del Salone di Detroit dal numero uno di Jeep, Mike Manley.
Più in dettaglio, il progetto – per il quale si preferisce usare il tempo condizionale – verrebbe attuato non prima del 2019: un periodo, cioè, contestuale al trasferimento delle linee di assemblaggio di Fiat Panda da Pomigliano d’Arco agli impianti di Fiat Poland di Tychy (Polonia), che nel 2017 hanno completato il montaggio di 263.424 autoveicoli (suddivisi tra Fiat, Lancia e Abarth: Fiat 500 e derivate, Abarth 595 e relative serie speciali, Lancia Ypsilon; 120.000 dei quali venduti in Italia), e per i quali i vertici Fiat Poland preventivano il raggiungimento dei due milioni di autoveicoli tra la fine di marzo e l’inizio di aprile 2018.
Del resto, un primo annuncio relativo alla previsione di spostamento dell’assemblaggio di Fiat Panda da Pomigliano a Tychy era stato comunicato dal numero uno FCA, Sergio Marchionne, in occasione del Salone di Ginevra 2017: il top manager aveva dichiarato che lo stabilimento campano sarebbe “in grado di assemblare veicoli più complessi rispetto a Fiat Panda”. Nello specifico, aggiungendo le “voci” che si susseguono sul web e in attesa di una loro conferma, una futura “baby Jeep” in scala ridotta in rapporto a Renegade. Ciò, peraltro, costituirebbe un interessante programma di continuità produttiva per Pomigliano d’Arco.
Le linee-guida non sono state ovviamente rese note (come detto, si tratta di una indicazione di massima, seppure avanzata dal più alto dirigente di Jeep): la futura “piccola Renegade” potrebbe, in virtù dell’impiego del pianale che già costituisce l’”ossatura” di Panda, 500 ed Ypsilon, essere notevolmente più corta di una quarantina di cm rispetto a Renegade (grosso modo, nell’ordine di 4 m di lunghezza), in maniera da ritagliarsi un ruolo di concorrente nel “club” dei SUV di piccole dimensioni che riscuotono buon gradimento in Europa, segnatamente Ford EcoSport e Nissan Juke, oltre alla nuova Seat Arona e, per l’immediato, la attesa Volkswagen T-Cross. Un po’ più “grande”, dunque, dell’attuale Fiat Panda 4×4, che in lunghezza misura 3,7 m. Sulla scorta di questi rumors, potrebbe quindi esserne esclusa la vendita sui mercati di oltreoceano, per fare della eventuale futura “mini-Renegade” un prodotto eminentemente destinato all’Europa. Staremo a vedere.