Al Salone di New York Subaru ha tolto i veli alla nuova Impreza, che diventa una berlina attenta anche alle famiglie.
Al Salone di New York Subaru ha tolto i veli alla nuova Impreza, che diventa una berlina attenta anche alle famiglie.
Al Salone di New York sono stati tolti i veli anche alla Subaru Impreza, la nuova generazione della berlina giapponese che al salone americano ha dimostrato di essere cresciuta e non solo in senso letterale.
La nuova Impreza è infatti un’auto più matura e proprio con l’età sembra aver cambiato le proprie priorità, un tempo focalizzate sull’aspetto sportivo, per passare adesso a una prospettiva diversa, che privilegia il comfort e lo spazio a bordo, con un occhio di riguardo alla visibilità: aspetti un tempo impensabili per questa tre volumi dalla forte connotazione “racing”, ma che aiuteranno probabilmente a far breccia nel cuore di un maggior numero di automobilisti, pur deludendo forse i “puristi” che vedevano nella Impreza stradale la riproposizione di un’auto da rally che per anni si distinta in tutto il mondo.
Ma i tempi cambiano, e anche la Impreza è cambiata. Subaru ha scelto infatti di privilegiare aspetti differenti rispetto al passato ed ecco apparire nell’abitacolo diversi spazi e qualche tasca in cui riporre bevande, telefonini o altri oggetti, o le portiere che aumentano di 5 centimetri lo spazio di apertura favorendo l’accessibilità, mentre i passeggeri posteriori guadagnano due centimetri di spazio per le gambe beneficiando del maggior volume complessivo dell’abitacolo legato al passo maggiorato. A crescere è poi anche il bagagliaio, che fornisce un piano di carico piatto con schienale reclinabile in configurazione 60/40, mentre i sedili sono stati costruiti puntando al comfort, con schienali più alti e un maggior sostegno lombare molto utile per chi viaggia tanto e spesso.
La Subaru Impreza non dimentica però del tutto il suo passato e lo si nota nella conferma della trazione integrale, a cui si abbina il nuovo 4 cilindri Boxer da 1,6 litri a benzina associato a un’inedita trasmissione manuale a cinque velocità a cui può essere preferito il cambio a variazione continua Lineartronic CVT. Introdotti inoltre alcuni miglioramenti alle sospensioni con lo scopo di smorzare le vibrazioni e migliorare l’assorbimento delle asperità stradali, oltre a garantire un comportamento su strada degno della storia del modello.
Buona la dotazione tecnologica, che seppur ancora da ufficializzare per quanto riguarda la gamma dei vari mercati in cui la Impreza sarà venduta, dovrebbe comprendere cerchi in lega da 16 o 17 pollici, sedili anteriori e specchietti esterni riscaldabili, climatizzatore a controllo automatico, volante con controlli integrati per l’impianto audio, schermo touchscreen LCD da 6.1 pollici per gestire le informazioni di bordo con tanto di controllo vocale e supporto al Bluetooth.
Abbiamo lasciato volutamente ogni considerazione sulla linea, che è forte l’emblema di questo nuovo corso della Subaru Impreza. Lasciando da parte ogni commento soggettivo sul tema, proprio dall’aspetto esterno appare infatti chiaro come la berlina giapponese abbia cambiato pelle, abbandonando gli “eccessi” del passato per scegliere una via più conformista, più “normale”, per una scelta che forse non sarà gradita né capita da tutti, ma che evidentemente in Subaru ritenevano necessaria e inevitabile per un modello arrivato alla sua quarta generazione.