Annunciata la produzione, ovviamente in piccolissima serie. 1,6 turbo e due motori elettrici, come le F1 previste per il 2013. Farà i 360 km/h
Annunciata la produzione, ovviamente in piccolissima serie. 1,6 turbo e due motori elettrici, come le F1 previste per il 2013. Farà i 360 km/h
L’arrivo sul mercato della McLaren MP4-12C, interamente costruita a Woking, e il lancio della Mercedes SLS AMG, hanno dato una scossa ai costruttori d’oltremanica. E per la Jaguar C-X75, supercar presentata lo scorso ottobre al Salone di Parigi per celebrare i 75 anni di fondazione del marchio e destinata a colmare il vuoto nel settore delle GT estreme assente nei listini Jaguar dal 1994 (con l’uscita di produzione della XJ220), ci sarà lo zampino della Williams.
La Divisione Engineering del team fondato da Frank Williams, infatti, fornirà alla Jaguar la propria esperienza tecnica, in modo da arrivare per la fine del 2013 al debutto sul mercato della C-X75, da noi anticipata lo scorso autunno, che sarà la prima supercoupé a marchio Jaguar ad essere equipaggiata, con tutta probabilità, da un propulsore ibrido: il 1.6 turbocompresso a quattro cilindri destinato ad essere montato sulle Williams di F1 dal 2013 (nell’ottica, dunque, dei nuovi regolamenti sportivi) accoppiato a due motori elettrici: uno per l’avantreno, l’altro che agirà sulle ruote posteriori, per una velocità massima di circa 360 km/h, meno di tre secondi per il passaggio 0-100 km/h e 99 g/km nelle emissioni di CO2.
Rispetto alla citata XJ220, prodotta dal 1992 al 1994 in appena 220 esemplari, e che vent’anni fa rappresentava la risposta Jaguar a Porsche 959 e Ferrari F40, la futura C-X75 si annuncia come un concentrato dello stato dell’arte del marchio verso le più avanzate tecnologie di mobilità. Vale a dire: un motore a combustione interna, e preso pari pari dalla monoposto Williams che vedremo nel 2013; e due unità elettriche.
Si può ipotizzare come, nella volontà dei vertici Jaguar e Williams, ci sia l’intenzione di inserirsi come serio competitor per Mercedes (con la SLS AMG a quattro motori elettrici) e Ferrari (quando l’ibrida del Cavallino sarà su strada; e, ancora meglio, in listino), anche nel settore dello sviluppo tecnologico. D’altro canto, i piani di produzione annunciati (si parla di non più di 250 esemplari in totale) e il prezzo da sceicchi (non è ancora stato confermato con esattezza, ma rientra in una forbice fra 700 e 900 mila sterline, cioè oltre 1 milione di euro al cambio attuale) ne faranno un “pezzo” da pochi, fortunati e facoltosissimi appassionati.