La prossima Mitsubishi Lancer Evo XI sarà dotata di alimentazione ibrida, con un 1.6 a benzina e un motore elettrico.
La prossima Mitsubishi Lancer Evo XI sarà dotata di alimentazione ibrida, con un 1.6 a benzina e un motore elettrico.
La prossima Mitsubishi Lancer Evolution XI sarà caratterizzata dalla presenza di uno schema di propulsione ibrido, che è in tutto e per tutto una novità nella storia di questa berlina dalla forte caratterizzazione sportiva. A confermare tale intenzioni è stata una fonte autorevole, cioè il numero uno del gruppo, Osamu Masuko, che ha reso noti interessanti dati per il futuro del modello durante un’intervista concessa ad una rivista giapponese.
Il presidente e CEO di Mitsubishi ha spiegato che la prossima Lancer Evo XI non perderà il suo carattere e rimarrà capace di offrire prestazioni di ottimo livello, pur avendo l’obiettivo di aprirsi verso orizzonti “verdi”, seguendo così in pieno la tendenza attuale che sta attraversando i progetti di tutti i costruttori.
Masuko non ha spiegato i particolari tecnici della prossima generazione della Lancer, ma alcune voci ritenute parecchio attendibili parlano dell’utilizzo della tecnologia già vista sulla concept PX-MiEV che Mitsubishi ha presentato al Salone di Tokyo del 2009. Una soluzione che, se fosse confermata, comporterebbe l’utilizzo di un propulsore a benzina di 1.6 litri accoppiato ad un motore elettrico alimentato da batterie agli ioni di litio. Lo schema di funzionamento prevedrebbe l’impiego del motore elettrico a bassi e medi regimi, sfruttando poi la potenza del motore a benzina agli alti regimi, cioè quando verrebbe richiesta alla vettura una guida più brillante.
La tecnologia ibrida si affiancherà alle tecnologie che i fan del modello già conoscono in quanto viste sull’attuale generazione, come ad esempio la trazione integrale S-AWC e il controllo attivo di imbardata, mentre sembra essere stata scartata una possibilità che veniva ritenuta inizialmente valida e che prevedeva l’utilizzo di un motore diesel e di uno elettrico, probabilmente perché ritenuta inidonea a garantire le prestazioni desiderate.
