Il Lingotto potrebbe essere il futuro proprietario della storica Carrozzeria torinese. Termine per le offerte il 16 Luglio
Il Lingotto potrebbe essere il futuro proprietario della storica Carrozzeria torinese. Termine per le offerte il 16 Luglio
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Spunta la Fiat all’orizzonte della Bertone. Una “voce” vicina ad entrambe le aziende ha rivelato, oggi, che il Lingotto ha intenzione di avanzare una offerta per l’acquisizione della storica Carrozzeria torinese, che dunque preme perché la Bertone resti nell’orbita della Fiat.
Le modalità di questa offerta sono ancora da chiarire; ma è positivo che, se gli accordi andranno a buon fine, per la Carrozzeria Bertone si aprirebbe un importante spiraglio dopo una lunga vicenda di possibili passaggi di proprietà a seguito delle difficoltà nelle quali la Carrozzeria si è trovata negli ultimi anni, e che avevano portato a una ridda di possibili nuove proprietà da far girare la testa.
Le offerte erano state presentate – per il solo marchio – a Lilli Bertone, vedova di Nuccio (fondatore della Carrozzeria), dal finanziere torinese Domenico Reviglio per il Marchio e per il complesso industriale, dall’ex manager della Telecom e della Zanussi Giandomenico Rossignolo e da due gruppi esteri, uno cinese e l’altro spagnolo.
I “si dice”, comunque, non si esauriscono di certo qui. La vendita della Carrozzeria Bertone è ancora in atto, c’è un’asta che scadrà il 30 Luglio e un termine per le offerte fissato al 16 Luglio. La volontà espressa chiaramente dai rappresentanti sindacali già alla fine di Giugno, in merito alla possibile acquisizione della Bertone da parte di Rossignolo, era di dare priorità al futuro occupazionale per i dipendenti dell’azienda torinese, risultato che – aveva evidenziato Claudio Chiarle, Segretario della FIM-CISL di Torino – è ottenibile “Soltanto con un piano industriale serio, di lunga prospettiva, la cui base dev’essere un prodotto credibile e un mercato nel quale venderlo”.
Un “prodotto credibile” che potrebbe essere la Mantide, la one-off disegnata da Jason Castriota e presentata al Salone di Shangai e al Concorso Villa D’Este? Oppure un piano industriale che prenda spunto dall‘offerta di Reviglio e della sua Keplero, che a fine Aprile proponeva un impiego iniziale di 200 lavoratori e, dopo un triennio di rodaggio, 250 ulteriori assunzioni e una produzione “a tutto tondo” di veicoli commerciali leggeri, a due e quattro ruote motrici, con alimentazione GPL, a metano ed elettrica, quadricicli e citycar a propulsione elettrica?
Non resta che stare a guardare che succede, supponendo una cosa: se la Fiat l’avrà vinta, è probabile che i progetti industriali di Reviglio potranno essere presi in considerazione anche dal Lingotto.