Nonostante le smentite, le trattative per la cessione di Alfa Romeo continuano. I vertici Volkswagen oggi al Lingotto: abbiamo le prove!
Nonostante le smentite, le trattative per la cessione di Alfa Romeo continuano. I vertici Volkswagen oggi al Lingotto: abbiamo le prove!
A pochi giorni dalle secche smentite al Salone di Detroit in merito ad una possibile cessione del marchio Alfa Romeo al Gruppo Volkswagen, dalle parti del Lingotto sembra invece che qualcosa si stia muovendo in tal senso. Il condizionale è d’obbligo, ma alcune fonti hanno assicurato a Motori.it la presenza dei vertici VW a Torino nella serata di ieri e nella mattinata di oggi (27 gennaio).
Ad avvalorare le semplici “voci di corridoio”, ci sono le foto di 6 Porsche Panamera targate Wolfsburg o Lipsia (stabilimento Porsche) nel parcheggio riservato dell’ex stabilimento Fiat (postate dal sito lastpetrolheads), da cui sono stati visti uscire i manager della Casa tedesca. Sono state notate poi delle misure “di sicurezza” simili a quelle prese nel 2009 in occasione della visita del console americano, dopo l’accordo Fiat-Chrysler.
Se però nella serata di ieri l’accordo per la cessione era considerato dai bene informati una “cosa fatta”, il basso profilo mantenuto dalle parti farebbe invece pensare ad uno stop della trattativa, o comunque ad un niente di fatto. In tarda mattinata, infatti, la delegazione si è allontanata dal Lingotto senza alcuna dichiarazione ufficiale. D’altra parte in queste ore l’attenzione è tutta puntata sui risultati dell’ultima trimestrale 2010. Le nostre fonti comunque hanno riferito di una situazione piuttosto tesa. Insomma, una trattativa non facile.[!BANNER]
Ma perché Fiat dovrebbe vendere Alfa? Con questa operazione il Lingotto sarebbe sollevato dal pesante onere finanziario per il rilancio del marchio, e contestualmente si verrebbe a creare in cassa una grande liquidità, necessaria per arrivare al 51% di Chrysler già entro il 2011, obiettivo confermato dallo stesso Marchionne. Da parte sua, Volkswagen si arricchirebbe di un marchio molto forte, con una connotazione marcatamente sportiva che oggi manca alla pur blasonata Audi.
In definitiva, le segnalazioni che ci sono arrivate testimoniano una discordanza tra la versione ufficiale, che dipinge la faccenda come “uno scherzo”, e le reali posizioni delle due aziende. Questo avvicinamento non è di certo il primo, né sarà l’ultimo (d’altronde prima di concludere l’accordo Chrysler sono passati due anni di trattative “segrete”), ma è la prova di un contatto stabile tra le due parti.