Nissan ha reso noto di aver iniziato a monitorare l’eventuale livello di radioattività delle proprie auto prodotte in Giappone.
Nissan ha reso noto di aver iniziato a monitorare l’eventuale livello di radioattività delle proprie auto prodotte in Giappone.
In seguito al terremoto che ha colpito la parte nordorientale del Giappone danneggiando una vasta area del paese e diversi reattori nella centrale di Fukushima, Nissan Motor si è detta pronta a monitorare il livello di radioattività delle proprie auto prodotte nel sol levante.
Un comunicato dell’azienda afferma che si continuerà a “implementare tutte le misure appropriate per rassicurare i clienti e per garantire che la nostra compagnia rimanga in linea con gli standard di sicurezza internazionale”. I test di valutazione proseguiranno finché non vi sarà la sicurezza che i rischi di contaminazione siano completamente rimossi.
Tutti gli impianti Nissan danneggiati in Giappone, escluso la fabbrica di motori di Iwaki, sono stati ripristinati e le strutture e le attrezzature sono state riparate a tempo di record. Tuttavia l’azienda fa sapere che ci potrebbero essere dei ritardi nella consegna delle parti di ricambio. Attualmente tutte le aziende stanno fronteggiando i problemi post sisma e incentrati nel fatto che il governo di Tokyo ha deciso una sorta di blackout elettrico a rotazione in tutte le zone colpite dal terremoto, impedendo di fatto la normale operatività degli impianti.
A causa del maremoto (conseguenza del movimento tellurico), Nissan ha lamentato la distruzione completa di 2.300 veicoli pronti a essere imbarcati per il nord America. I danni sarebbero ingenti, anche a causa del fatto che molti di questi esemplari erano del marchio di lusso Infiniti.