Quasi 9mila richieste in meno di una settimana, effettuate tramite il sito web del Consorzio Ecogas. Il fondo di copertura ammonta a circa 24 milioni
Quasi 9mila richieste in meno di una settimana, effettuate tramite il sito web del Consorzio Ecogas. Il fondo di copertura ammonta a circa 24 milioni
È bastata meno di una settimana per far schizzare le richieste di incentivi per impianti Gpl e metano, messi a disposizione nei giorni scorsi dal ministero per lo Sviluppo economico attraverso il sito del Consorzio Ecogas. Come spiega lo stesso presidente Alessandro Tramontano, “in meno di una settimana sono state quasi 9mila le prenotazioni effettuate dalle officine sul sito del Consorzio Ecogas a dimostrazione dell’elevato gradimento da parte degli automobilisti, che nell’attuale congiuntura economica sono particolarmente attenti al risparmio assicurato da Gpl e metano”.
In un mercato che non decolla, con una ripresa economica che tarda ad arrivare, e per ultimo un costo del carburante a livelli vertiginosi, gli incentivi fanno parecchia gola agli automobilisti italiani che non vogliono perdere “l’attimo fuggente”, visto e considerato che i fondi messi a disposizione dal ministero sono di fatto stanziamenti residui provenienti dalla prima rottamazione, e che ammontano complessivamente a 24.811.266 euro.
Per prenotare l’incentivo occorre rivolgersi a un’officina di installazione che inoltrerà la richiesta attraverso il sito del Consorzio (www.ecogas.it). Chi può usufruirne? Solo chi decide di trasformare la propria auto a Gpl o a metano presso un operatore che abbia aderito all’iniziativa di incentivazione (l’elenco è disponibile anch’esso sul sito del consorzio, c’è anche un numero verde 800 500 501).
Sul fronte delle categorie sono ammessi i veicoli M1 ed N1, rispettivamente per “trasporto di persone, aventi al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente” e per “trasporto merci, aventi massa massima non superiore a 3,5 t”, appartenenti a qualsiasi categoria Euro.
L’incentivo – lo ricordiamo – viene assegnato in ordine cronologico di prenotazione, mentre il collaudo dell’impianto deve essere eseguito entro 90 giorni dalla prenotazione. Una volta raggiunto l’80% del fondo il Ministero provvederà a indicare la data di sospensione degli incentivi che non hanno comunque valore retroattivo.