Sui mercati internazionali, il prezzo del petrolio è in continua ascesa. Ora viene quotato 120 dollari al barile, come il record storico del 2008.
Sui mercati internazionali, il prezzo del petrolio è in continua ascesa. Ora viene quotato 120 dollari al barile, come il record storico del 2008.
Ormai non è più un eufemismo chiamarlo oro nero: dopo aver raggiunto il prezzo di 120 dollari al barile, il petrolio diventa sempre più un bene di consumo da utilizzare con parsimonia, soprattutto nel settore automobilistico.
Una quotazione così elevata, che ha toccato il suo massimo storico eguagliando il record dell’agosto 2008, è dovuta a diversi fattori di crisi, primi fra tutti quelli che riguardano i Paesi dell’Africa settentrionale e del medio Oriente, oltre che uno sciopero effettuato nello Stato africano del Gabon che renderà difficili gli approvvigionamenti.
L’incremento della domanda proveniente da Paesi come Cina e India, dove milioni di persone stanno acquistando per la prima volta dei veicoli a benzina, gioca un ruolo importante.
Secondo il presidente iraniano Ahmadinejad, a capo di un paese che esporta 4,2 milioni di barili al giorno, le quotazioni del greggio saliranno presto a 150 dollari al barile.
Per il mercato europeo, la notizia che l’Euro sia in rialzo sul dollaro viene accolta da molti con un sospiro di sollievo visto che la moneta di Washington è quella con la quale vengono fatte le transazioni su base internazionale.