L’Ania ha criticato la struttura dell’Agenzia antifrode per il settore dell’rc auto, in fase di creazione da parte del Governo. “E’ poco operativa”.
L’Ania ha criticato la struttura dell’Agenzia antifrode per il settore dell’rc auto, in fase di creazione da parte del Governo. “E’ poco operativa”.
Il direttore generale dell’Ania, Paolo Garonna, ha criticato l’Agenzia antifrode per il settore delle RC auto, il soggetto in fase di creazione da parte del governo.
Il giudizio espresso dal numero uno dell’Associazione Nazionale delle Imprese Assicuratrici è stato reso noto ieri al Senato, i cui rappresentanti stanno effettuando una rilevazione sulle dinamiche delle tariffe e dei prezzi e sulla frequenza dei sinistri in correlazione con le frodi. A tal proposito, Garonna ha spiegato che le frodi accertate sono il 12,4% dei sinistri a Caserta, l’11,3% a Napoli e il 9,5% a Foggia. Ossia nelle città più a rischio.
Il disegno di legge preparato dalla commissione Finanze della Camera “Non crea un vero organismo antifrode ma solo un gruppo di lavoro a composizione prevalentemente amministrativa e addirittura con incarichi a tempo determinato ” ha detto Paolo Garonna. Tale agenzia dovrebbe nascere e crescere sotto l’egida dell’Isvap, impiegare personale dell’Autorità di vigilanza ed essere formata anche da rappresentanti delle forze dell’ordine oltre che da manager di Isvap, Ania, ministero dello Sviluppo economico, dell’Economia, dell’Interno e della Giustizia.
Il punto chiave della critica è che tale soggetto non avrà compiti di polizia giudiziaria, mentre dovrebbe avere autonomia gestionale e patrimoniale e dovrebbe avere una struttura che agisca “sul campo” portando avanti delle indagini sulle frodi.
Le cifre, purtroppo, parlano da sole: in Italia sono assicurati 43,5 milioni di veicoli e si risarciscono 3,7 milioni di sinistri per un valore complessivo di 15 miliardi di euro. In Francia i veicoli assicurati sono 39,4 milioni e i sinistri risarciti 1,7 milioni per un valore complessivo di 6,5 miliardi. Limitandosi ai furti, si vede che da noi la cifra è 5 volte superiore al Paese d’oltralpe. E come si fa ad abbassare le tariffe in Italia? “Abbattendo l’abnorme e ingiustificato numero e costo dei risarcimenti”.