Le nuove auto Fiat parlano straniero: 6 novità su 9, infatti, vengono assemblate all’estero. Dalla Ypsilon alla Freemont, passando per la Thema.
Le nuove auto Fiat parlano straniero: 6 novità su 9, infatti, vengono assemblate all’estero. Dalla Ypsilon alla Freemont, passando per la Thema.
Ha senso considerare la Fiat ancora un’azienda italiana? Questa domanda provocatoria ci porta ad analizzare la struttura aziendale e la gamma con le ultime novità di prodotto.
Ebbene, se si guarda alla ragione sociale e al management, la risposta è sì, la Fiat è ancora italiana. Se invece si guarda dove vengono prodotti i modelli, la risposta affermativa appare meno scontata.
Tra quest’anno e il prossimo, 6 delle 9 novità proposte dal Lingotto (Fiat, Alfa e Lancia) vengono assemblate all’estero, per usufruire di costi inferiori, per avere minori scontri con i sindacati o per produrre nella regione dove si pensa che le vetture abbiano il maggiore mercato. Situazione che fa di Fiat un costruttore globale, ma inevitabilmente meno italiano.
Dove vengono prodotti i nuovi modelli?
La nuova Lancia Ypsilon 2011 nasce a Tychy, in Polonia, dove già veniva assemblata la Fiat Panda, che dal 2012 sarà invece prodotta a Pomigliano come previsto dagli accordi del 2010.
La recentissima Fiat Freemont viene costruita a Toluca, in Messico (dove già si assemblava la “sorella” Dodge Journey). Nello stesso stabilimento è iniziata quest’anno la produzione della Fiat 500 destinata al nord America, mentre quella commercializzata in Europa continuerà ad essere assemblata a Tichy.
Proverranno dal Canada, stato dell’Ontario, le nuove Lancia Voyager e Lancia Thema, che saranno pronte a ottobre. Dalla Serbia arriverà invece il modello L-O, auto che inizialmente era prevista a Mirafiori. La Flavia (su base Chrysler 200) nascerà invece negli Stati Uniti, Stato del Michigan.
Gli unici nuovi modelli che parleranno italiano, oltre alla già citata Fiat Panda 2012, saranno il SUV Alfa Romeo e il SUV Jeep che verranno prodotti nello stabilimento di Mirafiori in ottemperanza agli accordi con le sigle sindacali.
Ancora ostacoli per Fabbrica Italia
C’è poi la possibilità che Sergio Marchionne porti altrove anche gli altri plant Fiat “per evitare lungaggini, scioperi e ricorsi ai tribunali” come affermato dallo stesso amministratore delegato.
Ed è proprio quest’ultimo punto quello più “caldo” visto che tra pochi giorni si aprirà a Torino il processo incentrato sulla causa che il sindacato Fiom ha intentato contro le newco di Pomigliano e Mirafiori, che potrebbero essere giudicate illegittime. Intanto lo stabilimento alle porte di Napoli si sta preparando a “sfornare” la Panda 2012, che saranno in vendita dal prossimo inverno.