Sebbene la Grecia sia in bancarotta, in alcuni settori della Pubblica amministrazione vi sarebbero ben 50 autisti per ogni auto blu.
Sebbene la Grecia sia in bancarotta, in alcuni settori della Pubblica amministrazione vi sarebbero ben 50 autisti per ogni auto blu.
Anche in Grecia si è sollevata una polemica sulle auto blu. Se qui in Italia è stato ordinato un abbattimento del loro numero da parte dello Stato e delle amministrazioni locali, nella patria di Aristotele si sono scoperti numeri davvero imbarazzanti, soprattutto alla luce del prestito internazionale da diversi miliardi di Euro in via di concessione ad Atene per non far piombare il Paese nella bancarotta.
Posto che su 4,2 milioni di occupati ellenici ben 750.000 sono dipendenti pubblici (pari a quasi il 18%), si è scoperto che alcuna aree della “cosa pubblica” dispongono di 50 autisti per ogni auto blu. Roba da far impallidire persino la schiera di “driver” a disposizione della famiglia reale britannica o dell’amministrazione Obama dall’altra parte dell’Atlantico.
Visto l’andazzo dell’antica Ellade in questi mesi – ad un passo dal default – c’è da riflettere se l’Italia non sia sulla stessa strada. Certo, la colpa non è solo delle auto blu, ma queste diventano il simbolo dello spreco e del clientelismo che alla lunga porta a situazioni come quelle della Grecia.
Inoltre, nel settore noi italiani siamo “maestri” visto che le cifre ufficiali indicano in 90.000 i veicoli in dotazione al settore pubblico, contro i 72.000 degli Stati Uniti (che hanno una popolazione 5 volte superiore), i 63.000 della Francia, i 56.000 del Regno Unito e i 55.000 della Germania. La Grecia, in realtà, si ferma a 29.000, ma con una popolazione che è poco meno di un quinto di quella del Bel paese.