La filiale coreana di Chevrolet ha presentato al Salone di Seul (1-10 aprile) una futuristica spider ibrida dotata di trazione integrale.
La filiale coreana di Chevrolet ha presentato al Salone di Seul (1-10 aprile) una futuristica spider ibrida dotata di trazione integrale.
Tra le protagoniste che in questi giorni affollano il Salone di Seul (1-10 aprile) c’è la Chevrolet Miray, un’affascinante prototipo di roadster elettrica realizzata dalla sede coreana della General Motors.
La Miray (che significa “futuro” in coreano) nasce per celebrare i 100 anni del marchio americano: le sue forme muscolose e futuristiche sono caratterizzate da una linea di cintura particolarmente alta che si mescola con spigoli vivi e tagli netti. Tra i numerosi dettagli scenici che distinguono la vettura troviamo i passaruota dalle generose dimensioni che ospitano i grandi cerchi in lega da 21 pollici per l’anteriore e 22 per il posteriore, mentre il piccolo parabrezza regala un profilo estremamente basso.
Per “calarsi” all’interno della vettura bisogna aprire le portiere verticali che nascondono un piccolo e sportivo abitacolo studiato per due persone e caratterizzato da una plancia che si unisce in un unico elemento alla consolle centrale, che nello stesso tempo avvolge e separa in due ambienti distinti guidatore e passeggero della vettura. La corona del volante d’ispirazione aeronautica nasconde la strumentazione e il sistema multimediale che vengono riprodotti su due schermi dotati di funzione tattile.
La roadster americana sfrutta una meccanica ibrida che si basa su due motori elettrici da 20 CV l’uno posizionati sull’asse anteriore, mentre l’asse posteriore è spinto un propulsore a benzina sovralimentato da 1.5 litri, il tutto coadiuvato da una cambio automatico a doppia frizione. La somma dei propulsori elettrici con quello termico permette di avere una trazione integrale molto simile come concezione a quella utilizzata dalla Peugeot 3008 Hybrid4. La Miray può inoltre muoversi utilizzando la sola trazione elettrica alimentata da un pacco di batterie agli ioni di litio da 1,6 kWh che le permettono un’autonomia di poche decine di km, in compenso un dispositivo di recupero d’energia cinetica consente di ricaricare gli accumulatori durante le frenate o le semplici decelerazioni della vettura.
Durante la conferenza stampa Chevrolet al Salone asiatico, i vertici della Casa hanno assicurato un futuro commerciale per questa innovativa sportiva ecocompatibile, anche se dubitiamo che possa mai arrivare sui mercati del vecchio continente a causa delle severe normative europee in fatto di omologazione e sicurezza. Quel che è certo è che il design della Miray ispirerà il futuro stilistico della Casa americana che punta nei prossimi anni ad aumentare la personalità e la connotazione sportiva delle proprie vetture.