Ferrari punta sempre più sulla Cina. E per farlo organizza dei corsi di guida ad hoc per i nuovi ricchi cinesi (e i loro figli).
Ferrari punta sempre più sulla Cina. E per farlo organizza dei corsi di guida ad hoc per i nuovi ricchi cinesi (e i loro figli).
In Cina la cultura automobilistica è ancora agli albori e non c’è niente di più pericoloso che dare dei bolidi in mano a chi non è in grado di condurli in sicurezza.
Così la Ferrari, che punta sempre di più al mercato dei nuovi ricchi cinesi, organizza corsi di guida specifici per le sue auto ad alte prestazioni. Il corso si rivolge anche ai neopatentati, visto che per i giovani rampolli cinesi non è inusuale ricevere come regalo per i 18 anni di età una Ferrari nuova di zecca.
Grazie anche a questi che per noi europei sembrano degli eccessi, la Cina potrebbe presto diventare il secondo mercato mondiale del Cavallino Rampante, superando la Germania e attestandosi dietro agli Stati Uniti. I numeri parlano di un vero e proprio boom di vendite, dalle 300 unità del 2009 alle 500 del 2010.
“Molti uomini d’affari che hanno superato la cinquantina decidono che è ora di celebrare il loro successo comprando un’auto del cavallino della quale, magari, vogliono imparare i segreti attraverso un corso di guida ad hoc” ha detto. “E la cosa incredibile è che non esiste un mercato di seconda mano, segno che come si acquista un esemplare si diventa automaticamente dei collezionisti”. Nel resto del mondo, invece, un ferrarista rimette sul mercato il proprio gioiello in media 3 anni dopo l’acquisto.