Ha trovato un nuovo proprietario la Bugatti Type 57 ritrovata in pessimo stato in un fienile vicino a Salisburgo: acquistata per 650mila euro.
Ha trovato un nuovo proprietario la Bugatti Type 57 ritrovata in pessimo stato in un fienile vicino a Salisburgo: acquistata per 650mila euro.
Così sporca, arrugginita e ricoperta da uno spesso strato di polvere anche il più competente degli appassionati fa fatica a riconoscerla. In realtà, dietro a delle fattezze così fatiscenti, si nasconde un’esclusiva Bugatti degli anni ’30, un vero cimelio per i facoltosi collezionisti che hanno preso parte all’asta curata da Lankes Auktionen tenutasi al Museo Mille Miglia di Brescia prima della partenza della mitica competizione per auto d’epoca.
L’esemplare è stato acquistato via telefono da un collezionista texano alla cifra di 650.000 euro e si tratta di una Bugatti Type 57 con numero di telaio 57453. La vettura, un prototipo costruito nel 1937, è stato rinvenuto in un fienile di una fattoria a Salisburgo da Annalisa Abarth, la vedova di Karl Abarth, che oggi è ambasciatrice della Mille Miglia nel mondo e che ha commentato così il particolare ritrovamento: “L’auto era di un uomo di Salisburgo che per almeno 30 anni ha tentato di mettere da parte dei risparmi per restaurarla. Quando l’ho vista, l’ho convinto a metterla all’asta”.
Nonostante le condizioni pessime, la Bugatti ha riscosso un certo interesse presso gli appassionati intervenuti all’asta, dov’è stata la protagonista insieme ad altri 22 modelli. Particolare interessante e assolutamente curioso, specie per l’epoca a cui risale il modello, è la presenza di un sedile riservato a un bambino, una sorta di seggiolino per i più piccoli arrivato con diversi decenni d’anticipo.
Secondo quando si è appreso, la vettura era appartenuta inizialmente a un italiano emigrato negli USA, che a sua volta l’aveva rivenduta nuovamente in Europa, dov’è rimasta fino ad oggi sepolta in un fienile. Al collezionista texano spetterà adesso il compito di riportare la Bugatti Type 57 in buono stato, regalandole lo splendore che un esemplare così raro merita. A detta degli addetti ai lavori si tratta di un’impresa non semplice e comunque costosa, che però è possibile ed è quasi certamente alla portata del nuovo proprietario.