La Pininfarina, sebbene si sia tirata fuori dal progetto, metterà a disposizione gli impianti di Bairo Canavese.
La Pininfarina, sebbene si sia tirata fuori dal progetto, metterà a disposizione gli impianti di Bairo Canavese.
Pininfarina ha sottoscritto un accordo con Cecomp e il Gruppo Bolloré per concedere in affitto lo stabilimento di Bairo Canavese.
Qui le due aziende produrranno vetture elettriche destinate ad Autolib, il servizio di car sharing voluto dal Comune di Parigi che partirà il prossimo ottobre non solo nella capitale francese, ma anche in altri 40 comuni della regione dell’Ile-de-France.
L’intesa, che avrà durata fino al 31 dicembre 2013 e ha un valore complessivo di14 milioni di euro, prevede l’utilizzo dell’impianto, dei macchinari e delle strutture ad esso correlate tra cui contratti con altre utenze del settore e, non ultimi, i 57 lavoratori impiegati a Bairo Canavese.
Ma perché produrre in Italia delle vetture elettriche destinate alla Francia? Il motivo è presto spiegato in quanto le auto elettriche che usciranno dallo stabilimento saranno derivate direttamente dalla Pininfarina Bluecar, prototipo pulito presentato nel 2008 (lo stesso anno in cui Pininfarina ha siglato la joint venture Vehicules Electriques con Bolloré). Il gruppo italiano inoltre aveva spiegato nei giorni scorsiche specie in Italia il mercato delle auto elettriche non è ancora maturo.
Un pizzico d’Italia quindi in un progetto straniero che vedrà la realizzazione di ben 4mila unità ad alimentazione elettrica con l’obiettivo di introdurre nuovi concetti di mobilità urbana in una grande metropoli.