Dalla Germania arriva una interessante proposta per “salvare” il parco circolante a gasolio dai sempre più stringenti divieti di circolazione.
Negli ultimi mesi si sono moltiplicate le ordinanze di divieto da parte delle amministrazioni comunali nei confronti delle auto diesel. Diverse capitali come Roma, Parigi, Berlino, Madrid e Atene hanno annunciato la messa la bando dei motori a gasolio entro i prossimi dieci anni, una mossa pensata per migliorare la qualità dell’aria all’interno del centro urbano.
Sebbene rappresentino ancora una quota importante delle auto vendute, le diesel hanno incominciato ad essere additate come la causa di tutti mali nelle nostre città. C’è da dire che lo scandalo emissioni che ha coinvolto Volkswagen (e in misura minore altri costruttori generalisti) ha sicuramente contribuito a peggiorare la percezione dell’opinione pubblica verso questo tipo di alimentazione.
Come reazione all’annuncio dei divieti, si è aperta in tutta Europa una fase di dibattito per cercare di capire come gestire al meglio la transizione verso una nuova mobilità più pulita. Siamo sicuri che eliminando un tipo di alimentazione si risolveranno realmente i problemi di inquinamento? È davvero questa la soluzione più utile da adottare, oppure è solo quella che genera un’eco mediatica maggiore?
Questi provvedimenti, ad esempio, potrebbero portare a dei paradossi. Un motore benzina di grande cilindrata potrebbe circolare, mentre un piccolo diesel no? Appare chiaro che il motore di un’utilitaria – soprattutto se di ultima generazione – inquinerà sempre meno di uno molto prestazionale, anche se a gasolio. Senza parlare del danno economico per chi possiede una vettura diesel di qualche anno, perfettamente funzionante, ma praticamente inutilizzabile all’interno della città.
Nell’ambito delle soluzioni alternative al bando dei diesel, in Germania è stata fatta una proposta per “salvare” il parco circolante a gasolio. Si tratta del retrofit delle auto più vecchie, cioè un aggiornamento dei motori più inquinanti. Questi rappresentano la maggioranza del totale delle auto diesel in circolazione in Germania: ben 15 milioni di esemplari, di cui sono 2,6 milioni sono Euro 6.
La proposta è allo studio del governo tedesco, che starebbe per stanziare un fondo da 5 miliardi di euro da destinare all’operazione di aggiornamento. La tecnologia individuata per il retrofit è il sistema di riduzione catalitica selettiva (SCR) – in pratica un catalizzatore di ultima generazione – capace di abbattere il livello di Nox allo scarico. Viene inoltre utilizzato un liquido chiamato DEF (Diesel Exhaust Fluid) che dà origine alla formazione di ammoniaca nei gas di scarico. La reazione di quest’ultima con gli ossidi di azoto produce vapore acqueo e azoto, due sostanze non pericolose perché già presenti nell’aria che respiriamo. Sarà questo il futuro delle auto diesel in circolazione?