Sarebbero ben 2,12 milioni i veicoli coinvolti tra automobili e SUV.
Sarebbero ben 2,12 milioni i veicoli coinvolti tra automobili e SUV.
Il Segretario dei Trasporti americano ha annunciato nella giornata di sabato un richiamo di più di 2,12 milioni di automobili e SUV a causa di un difetto che potrebbe comportare un malfunzionamento degli airbag. Non si tratta certo di un episodio isolato, infatti ci sono precedenti che risalgono al 2012, 2013 e 2014, avvenuti in seguito a delle indagini NHTSA per affrontare un problema relativo ad un componente elettronico che potrebbe causare la mancata attivazione degli Airbag dopo urti importanti, o l’esplosione imprevedibile ed indesiderata in coseguenza di urti lievi, talvolta senza danni di carrozzeria, causati dall’impatto delle ruote su buche o dossi.
Secondo Mark Rosekind, che dirige il National Highway Traffic Safety Administration, gli interventi sino ad oggi operati sulle autovetture oggetto dei precedenti richiami sono stati inefficaci. Infatti, una comunicazione del NHTSA ha specificato che solo un piccolo numero di veicoli fissato in quei richiami aveva sperimentato l’attivazione imprevista degli airbag, legata a un componente difettoso da TRW. In questi casi si possono verificare traumi fisici agli occupanti od a terzi a causa di possibili incidenti derivanti dalla improvvisa situazione di panico o scarsa visibilità in cui si potrebbe trovare il guidatore.
Il richiamo comprende Acura MDX, Dodge Viper, Jeep Grand Cherokee, Jeep Liberty, Honda Odyssey, Pontiac Vibe, Toyota Corolla, Toyota Matrix e Toyota Avalon. Nello specifico, 2002-2003 Jeep Liberty e 2002-2004 Jeep Grand Cherokee (circa 750.000 veicoli); 2003-2004 Honda Odyssey; e 2003 Acura MDX (circa 370.000 veicoli); e 2003-2004 Pontiac Vibe; Dodge Viper; e Toyota Corolla, Toyota Matrix e Toyota Avalon (circa 1 milione veicoli, dei quali non tutti sono stati venduti negli Stati Uniti).
Circa 1 milione di vetture interessate dal nuovo richiamo sono veicoli di Honda e Toyota che sono coinvolti in un richiamo separato che riguarda gli Airbag realizzati dall’azienda Takata Corp. L’airbag difettoso montato sul lato conducente, come parte del richiamo Takata, è stato collegato ad almeno sei morti e ha incluso più di 40 milioni veicoli richiamati in tutto il mondo. In ambienti umidi, alcuni dei gonfiatori difettosi dell’airbag si sono rotti ed esplosi, scagliando schegge metalliche che sono volate all’interno della macchina.
Rosekind ha inoltre avvertito: “Questo è un problema complicato per i consumatori, che potrebbero essere costretti a tornare dal loro rivenditore più di una volta”. “Ma questo è un problema di sicurezza urgente, e tutti i consumatori con veicoli interessati dal precedente richiamo dovrebbero avere quel componente che evita l’inconveniente installato. Una seccatura è molto meglio di una tragedia familiare”.Tutti i consumatori possono visitare il sito governativo SafeCar.gov per controllare se i loro veicoli sono oggetto a richiamo.
Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti“, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo, l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria.