Il sisma che ha colpito il Giappone ha causato un crollo della produzione di autoveicoli, ma a risentirne è stato anche l’export.
Il sisma che ha colpito il Giappone ha causato un crollo della produzione di autoveicoli, ma a risentirne è stato anche l’export.
Gli effetti del sisma che ha colpito il Giappone più di un mese fa si è fatto sentire pesantemente anche sull’industria dell’auto, con effetti non certo positivi che hanno influito parecchio sulla produzioneper i vari marchi automobilistici del paese.
Secondo i dati pubblicati a Tokyo dall’Associazione nazionale di produttori d’auto, la JAMA, nel mese di marzo la produzione di autoveicoli è crollata del 57,3% rispetto allo stesso mese del 2010 a causa della chiusura degli stabilimenti del paese nei giorni successivi al sisma e relativo tsunami.
In totale, a marzo sono state prodotte in Giappone 404.039 vetture, con un calo generalizzato che si è attestato in un -62,9% per Honda, con 34.754 esemplari assemblati, -62,7% di Toyota, fermatasi a 129.491 unità, e il -52,4% di Nissan, dai cui stabilimenti sono usciti 47.590 autovetture. Ad essere fortemente penalizzata non è stata però solamente la produzione, ma a subire brusco crollo è stato anche l’export, che a marzo è calato del 26,1% arrivando a 312.478 unità complessive.
Note positive sono invece arrivate dal bilancio dell’anno fiscale 2010 chiuso il 31 marzo: in questo caso le case giapponesi hanno notato un incremento della produzione dell’1,5% rispetto all’anno precedente, arrivando a 8.993.975 vetture, con Nissan sugli scudi (+4,6%) e Honda che ha chiuso con +1,2%, mentre Toyota ha visto diminuire la produzione del 6,3%.