Il budget per mantenere un’auto sportiva è importante, ma non mancano le possibilità di risparmiare.
Il budget per mantenere un’auto sportiva è importante, ma non mancano le possibilità di risparmiare.
Possedere e guidare una supercar è un sogno per molti, ma una realtà per pochi. Il primo problema da affrontare per mettersi in garage una supersportiva è ovviamente il prezzo di acquisto, che risulta insostenibile per la maggior parte degli automobilisti. Difficilmente si trova una supercar nuova con un budget inferiore agli 80-100mila euro, tranne rare eccezioni. Qualche speranza in più viene dal mercato dell’usato, dato che le auto sportive si svalutano abbastanza velocemente. Sui siti specializzati e negli showroom non mancano le sportive, con qualche anno sulle spalle, in vendita ad un prezzo più accessibile. Dunque il sogno non sembrerebbe così impossibile.
Ma arriviamo al secondo ostacolo da superare per diventare felici possessori di una supercar. I costi di mantenimento. Questi colpiscono indiscriminatamente i possessori di supercar nuove ed usate, anzi questi ultimi potrebbero dover sostenere spese ulteriori per interventi straordinari, a causa dell’età della vettura. I costi di mantenimento comprendono il carburante, l’olio motore, l’Rc Auto, il bollo e il superbollo, i costi manutenzione e usura.
Ci sono voci di spesa che possiamo considerare sostanzialmente fisse, come il bollo e la manutenzione programmata, oppure poco riducibili, come il carburante (che dipende dal consumo dell’auto e dall’uso che se ne fa) e l’olio. L’unica soluzione in questo caso è acquistare marche più economiche rispetto a quelle consigliate dalla Casa, a discapito però della qualità e della resa del motore. E possibile invece arginare il costo dell’Rc Auto per una supercar scegliendo tra le tante offerte che le compagnie propongono, in particolare le polizze “a consumo”, pensate appositamente per auto che percorrono pochi chilometri all’anno.
Tra i costi di mantenimento merita un discorso a parte il superbollo. Un’imposizione fiscale creata appositamente per colpire i proprietari di beni di lusso come le supercar. Il superbollo è una sovrattassa che va ad aggiungersi al normale bollo se l’auto ha una potenza superiore a 185 kW, nella misura di 20 euro per ogni kW in più. Per fare un esempio, il proprietario di una Porsche 911 Carrera (272 kW, la meno potente della gamma) deve pagare 1.740 euro di superbollo. Il proprietario della nuova Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio è tenuto a versare ben 3.800 euro di sovrattassa. L’unica nota positiva è che è prevista una riduzione del 40%, 70% e 85% rispettivamente dopo 5, 10 e 15 anni dall’immatricolazione, mentre dopo 20 anni non si paga. Quindi possedere una supercar con più di 15 anni – sul mercato si trovano auto sportive di tutto rispetto – riduce drasticamente o annulla il costo del superbollo.
Infine arriviamo alla voce più dolente per le supercar, sia con pochi che con molti chilometri: la manutenzione straordinaria. Effettuare un intervento fuori garanzia o sostituire completamente delle componenti può arrivare a costare migliaia di euro o addirittura decine di migliaia di euro. Sostituire la cinghia di distribuzione su una Ferrari 348 (operazione da effettuare ogni 40.000 chilometri secondo la Casa) richiede di smontare l’intero motore dalla vettura e ovviamente un preventivo da salasso. Sostituire il motore di una Lamborghini difficilmente costa meno di 40-50mila euro tra l’acquisto dell’unità e l’installazione. Insomma, cifre che rischiano decisamente di rovinare il proprio investimento.