Il nuovo pneumatico Michelin Primacy 4 offre elevate performance sul bagnato e promette una durata superiore di 18mila km rispetto alla media della concorrenza.
Il nuovo pneumatico Michelin Primacy 4 è stato realizzato dal colosso francese per soddisfare i bisogni di una mobilità sempre più sicura, efficace e sostenibile. Presentato lo scorso autunno sotto i riflettori del Salone di Francoforte e frutto di tre anni di sviluppo, la quarta generazione della gomma Michelin Primacy offre performance molto elevate sul bagnato che si combinano con una durata d’esercizio da primato. Secondo i dati dichiarati, infatti, questa copertura dura ben 18mila km in più rispetto alla media della concorrenza.
Sempre rispetto alla media dei competitor, il Primacy 4 riesce a frenare un metro prima sul bagnato quando è nuovo, mentre alla fine del suo ciclo vita riesce a bloccarsi addirittura tre metri prima della concorrenza. Questi ottimi risultati sono dovuti all’uso di una sofisticata mescola del battistrada, frutto di una lunga ricerca costata elevati investimenti economici. Michelin Primacy risulta già disponibile in ben 60 dimensioni da 15 a 18 pollici. Il successo di questo pneumatico viene sottolineato dal fatto che già 30 modelli di vetture lo utilizzano come primo equipaggiamento, un numero che – secondo la casa francese – è destinato a superare il record di 120 omologazioni in primo equipaggiamento ottenute dal Primacy 3.
In concomitanza con il lancio commerciale di questa nuova copertura, la divisione italiana di Michelin ha deciso di prendere una ferma posizione sul delicato argomento che riguarda lo smontaggio degli pneumatici quando il battistrada risulta consumato. Molti protagonisti del comparto pneumatici sostengono che una copertura deve essere sostituita quando il suo battistrada raggiunge i 3 mm di spessore, a volte addirittura prima. Dal canto suo, Michelin ha voluto sfatare questa convinzione, sostenendo che l’attuale limite legale di 1,6 mm soddisfa appieno le esigenze di mobilità sicura ed efficiente.
Smontare gli pneumatici quando lo spessore è a 3 mm provocherebbe numerosi fattori negativi, a partire da un danno economico, considerando che sostituire un pneumatico a 3 o 4 mm rappresenta in maniera indicativa un pneumatico in più per vettura ogni due anni.
Anche dal punto di vista dell’ambiente ci sarebbero effetti particolarmente negativi, considerando che verrebbero utilizzati 128 milioni di pneumatici in più l’anno, cioè 9 milioni di tonnellate in più di emissioni di anidride carbonica l’anno. A questi numeri vanno aggiunti 1,5 milioni di tonnellate di materie prime perse ogni 12 mesi che equivalgono ad una richiesta energetica di 290 milioni di tonnellate di petrolio: parliamo di numeri equivalenti alla produzione annuale dell’8° e dell’11° produttore di petrolio al mondo (Messico e Venezuela) messi insieme.
Infine, ma non meno importante, il fattore sicurezza: nessuna statistica stabilisce che ci sia una relazione tra un aumento degli incidenti e il fatto che lo spessore del battistrada sia inferiore a 3 o 4 mm. Le distanze di frenata dipendono da diversi elementi, inoltre anche i pneumatici nuovi possono presentare grandi differenze di prestazioni: ad esempio un pneumatico premium con un battistrada a 1,6 mm può essere decisamente più performante e sicuro di una copertura economica appena uscita dalla fabbrica.