La nuova compatta di Opel è stata completamente riprogettata per insidiare la regina del segmento C.
La nuova compatta di Opel è stata completamente riprogettata per insidiare la regina del segmento C.
La nuova Opel Astra è stata completamente rinnovata e si prepara a fronteggiare le rivali nel segmento più agguerrito del mercato, il segmento C. La terza generazione dell’Astra non ha certo timori reverenziali nei confronti della vettura di riferimento della categoria: la Volkswagen Golf ma ci sono anche altre auto dalle quali dovrà guardarsi bene le spalle, come la nuova Alfa Romeo Giulietta, la Renault Mégane e, soprattutto, la nuova Ford Focus figlia del kinetic design, ma l’Astra ha tutte le carte in regola per sedersi al tavolo delle concorrenti e rilanciare. Dopotutto, alla Opel hanno lavorato sodo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Design: una nuova armonia stilistica
La nuova Opel Astra non ha nemmeno un tratto stilistico della generazione precedente, eccezion fatta ovviamente, per il logo sulla calandra. Ma per il resto è completamente diversa e, soprattutto, molto più filante. Inutile dire che il design riprende il corso stilistico intrapreso dalla Casa del Fulmine con l’Insignia, nonostante questo però, l’Astra ha una sua identità che la rende distinguibile già dal primo sguardo. Il merito è soprattutto di un corpo vettura slanciato, filante, quasi sportivo, come vogliono le tendenze stilistiche di oggi, di un frontale amichevole ma personale e di un tetto spiovente che ricorda quello di una coupé. I gruppi ottici dal disegno personale, la fiancata scolpita con le cromature che contornano le superfici vetrate e lo spoiler posteriore completano il quadro di un disegno fluido e pieno di carattere. L’insieme ha tratto vantaggio dall’allungamento del corpo vettura, cresciuto di 17 cm, e rappresenta un grande passo in avanti rispetto all’estetica dei modelli precedenti.
Interni moderni e qualità tedesca
L’Abitacolo ricco di strumenti
Il family feeling con l’Insignia riguarda anche l’abitacolo, dove ritroviamo un quadro strumenti semplice e ordinato, con la tonalità della luce che cambia dal bianco al rosso quando si spinge il tasto sport (optional con il sistema Flex ride) e una consolle centrale piena di pulsanti che sulle prime può confondere il guidatore meno smaliziato. I sedili in pelle e tessuto, le finiture dei pannelli porta e il materiale morbido della parte superiore della plancia appagano l’occhio e rappresentano la cartina al tornasole di una qualità cresciuta notevolmente e di un assemblaggio che non lascia spazio a critiche di sorta.
Abitabilità: comoda e spaziosa
Sull’Astra si può viaggiare comodi, grazie ai sedili anteriori che non affaticano e sostengono in maniera ineccepibile nelle curve, e anche sul divano posteriore lo spazio non manca. Certo, il posto centrale non rappresenta quello più comodo per affrontare le lunghe distanze, ma anche in cinque non si sta poi così male. Inoltre, non mancano gli spazi svuota tasche e c’è persino il portaocchiali sul padiglione all’altezza del guidatore.
Bagagliaio
Il bagagliaio da 370 litri è capiente, decisamente più spazioso di quello di altre concorrenti, e abbattendo i sedili, arriva ad avere un capienza di 1235 litri. Certo, la soglia di carico è un po’ alta rispetto alla superficie interna, e questo potrebbe rendere più difficoltoso, il trasporto di oggetti pesanti, ma il vano nascosto sotto il piano di carico consente di riporre in tutta tranquillità oggetti da sottrarre alla vista.
Su strada: un pulsante cambia tutto
La prima cosa che si nota a bordo della nuova Astra è il comfort assoluto al quale contribuiscono il motore silenzioso, la comodità dei sedili e i limitati fruscii aerodinamici. La scelta di accoppiare un cambio automatico al motore 1.4 benzina dotato di turbocompressore è vincente e permette di godere dei vantaggi dei nuovi motori turbo, privi di quel ritardo di risposta all’acceleratore noto come turbo-lag, insieme a quelli della trasmissione automatica. Ne deriva una dinamica di marcia gradevole e ovattata che consente di divorare chilometri e chilometri in tutta tranquillità. La coppia di 200 Nm disponibile già a 1850 giri è la garanzia di una risposta pronta ai comandi dell’acceleratore e consente di viaggiare con un filo di gas senza sforzare troppo il propulsore.
Il Motore Turbo
Capace di scaricare sulle ruote anteriori una potenza di 140 CV, può essere un placido compagno di viaggio, ma all’occorrenza è in grado di sfoderare una verve da sportiva. Basta premere il tasto Sport sulla consolle centrale per cambiare il carattere dell’Astra: in un attimo, anche durante la marcia, la strumentazione si colora di rosso, il cambio automatico rende disponibile sempre il rapporto che assicura maggiore spunto ritardando il passaggio alla marcia superiore e il volante si indurisce per aggredire le curve con meno angolo di sterzo. Anche le sospensioni risultano più rigide e sembra di guidare un’altra auto. Tornanti e curve a medio raggio vengono divorati senza sentire la vettura scomporsi e, solamente nelle strade con fondo irregolare e sdrucciolevole, l’Astra pretende qualche piccola correzione, altrimenti fila via decisa e senza incertezze. Una dinamica di marcia che limita al minimo gli interventi dei dispositivi di assistenza alla guida e conferisce un elevato grado di sicurezza attiva alla media di Casa Opel. È il segnale che la Casa del Fulmine vuole attrarre anche gli automobilisti sportivi e conquistare nuove quote di mercato anche per via delle doti dinamiche delle sue vetture.
D’altra parte, l’Astra non sfigura al confronto di concorrenti di chiara impronta sportiva, pur mantenendo un assetto capace di assorbire in maniera più che dignitosa le asperità delle strade cittadine.
Il Cambio Automatico a 6 marce
Gli automobilisti più sportivi potrebbero storcere il naso ma il cambio automatico a 6 rapporti montato sulla nuova Astra è tremendamente efficace per riprendere velocità in uscita dai tornati. Dei paddle dietro il volante sarebbero stati accolti con favore dagli automobilisti più dinamici e darebbero un valido contributo nella guida impegnata.
Consumi
Comoda, veloce (scatta da 0 a 100 km/h in poco meno di 10 secondi e raggiunge con disinvoltura i 200 km/h), l’Astra 1.4 turbo pur avendo nella sua faretra 140 CV non è un mostro assetato di benzina ed è capace di percorrere circa 13 km con un litro di benzina se non si pesta troppo sul pedale del gas.
Prezzo concorrenziale
Con 22.450 euro potreste parcheggiare nel vostro garage un’Astra 1.4 turbo Cosmo, ma la vettura della nostra prova, equipaggiata di tutto punto, supera abbondantemente il tetto dei 26.000 euro arrivando a toccare quota 26.450 euro. Merito di optional costosi come i fari bi-xenon adattivi (1.000 euro) ed di altri accessori come la radio DVD 800 da 1.200 euro. Tra tutti quelli disponibili però, ce ne sono alcuni che riteniamo imprescindibili come i sensori di parcheggio anteriori e posteriori che, per 500 euro, forniscono un aiuto importante nelle manovre e il Flex ride che, per 850 euro, permette di cambiare il carattere della vettura in un ogni momento.