La Casa coreana punta sulla trazione posteriore ma non rinuncia al comfort per la sua nuova Coupe dal grande appeal.
La Casa coreana punta sulla trazione posteriore ma non rinuncia al comfort per la sua nuova Coupe dal grande appeal.
La Hyundai rilancia la sua Coupé immettendo sul listino un modello totalmente nuovo e, udite udite, dotato di trazione posteriore. Con questo particolare tecnico, non trascurabile, si rivolge a chi cerca qualcosa di più nella guida e ama le sportive alla vecchia maniera: quelle da guidare con il cuore e l’acceleratore. Proposta negli Stati Uniti, dove si confronta sullo stesso terreno della Ford Mustang, ora punta a sedurre gli utenti del mercato europeo con un dotazione full optional e una garanzia di 5 anni con chilometraggio illimitato.
Esterno: muscoli slanciati
La Hyundai ha rinnovato il suo stile in maniera profonda e la nuova Genesis in versione Coupé è figlia delle nuove tendenze stilistiche della Casa Coreana. Infatti, le linee di questa sportiva hanno quel sapore europeo che caratterizza anche la ix35 e la più recente ix20. Grazie ad un corpo vettura dalla lunghezza di 4,63 metri, la Genesis è un’auto slanciata con un frontale aggressivo, delle fiancate muscolose ed un “lato b” carico di personalità. Nella vista anteriore i fari e la presa d’aria inferiore convergono verso il basso accentuando l’effetto dinamico, nella fiancata spiccano i larghi passaruota posteriori e il piccolo finestrino laterale esteso verso il basso, mentre in coda il doppio terminale di scarico integrato nella parte bassa del paraurti denota un carattere sportivo. Distesa sui grandi cerchi da 19 pollici, la Genesis offre un colpo d’occhio notevole e rappresenta un concreto passo avanti rispetto alla precedente Coupe più corta di 23 cm e più stretta di 11 cm.
Interni: comodamente sportiva
Non si può dire certamente che la Genesis Coupé sia un’auto angusta e con un abitacolo sacrificato in virtù della guida. Piuttosto, la sportiva di Casa Hyundai assicura un’invidiabile vivibilità ai passeggeri anteriori per via di uno spazio ampio in tutte le direzioni, mentre per chi siede dietro troviamo dei sedili reali e non dei semplici strapuntini. Osservando la plastica morbida che riveste la plancia e i pannelli delle portiere, i sedili in pelle e la consolle centrale si capisce che alla Hyundai tira un’aria nuova, e che l’ambizione del Costruttore coreano è quella di offrire dei contenuti importanti per mettere in difficoltà la concorrenza più agguerrita. La strumentazione, con le due coppe a contorno cromato poste davanti il volante è semplice e immediata da consultare, come occorre su una sportiva, mentre al centro della plancia troviamo i comandi della radio e del climatizzatore. Il bagagliaio ha una discreta capacità di carico che corrisponde a 284 dm3, ma la sua forma e la soglia di carico alta impongono un’attenta sistemazione dei bagagli: dopo tutto si tratta pur sempre di una sportiva e bisogna accettare qualche compromesso.
Alla guida: Fast and Furious alla coreana
Se mi capitasse di vedere una Genesis nelle scene del prossimo Fast and Furious non rimarrei sorpreso, con il motore 2 litri turbo da 213 CV e la trazione posteriore basta poco per mettere in mostra il suo caratterino. La risposta al pedale del gas è immediata e al di là dei valori dichiarati che, per la cronaca, segnalano un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 8 secondi ed un velocità massima di 222 km/h, la Genesis offre una guida da intenditori con le ruote posteriori impegnate a scaricare a terra tutta la potenza del motore sovralimentato. Ci vuole veramente tanta attenzione per guidarla a briglie sciolte, ma dopo un po’ di affiatamento la pratica dispensa grandi dosi di adrenalina per via di un equilibrio generale che consente di gestire le derapate con il gas, ovviamente questa è una pratica da effettuare in circuito, ma è proprio in questi frangenti che la sportiva coreana mostra il suo lato più sportivo. D’altra parte, ha anche un assetto che consente di viaggiare comodamente e un abitacolo comodo e spazioso. Nel quadro generale il cambio è più incline a questo comportamento, visto che nelle manovre più esasperate può impuntarsi, ma le sei marce consentono di distendere per bene tutti i 213 CV del 4 cilindri turbo. Parlare di consumi su un’auto del genere è pleonastico, volendo fare due calcoli però, guidando con attenzione si possono percorre 9 chilometri a litro, a volte anche 10, ma resistere alla tentazione di un allungo o alla voglia di sentire la voce del 2 litri in piena accelerazione, è molto difficile.
Manca solo il navigatore
Ci vogliono 29.900 euro per mettersi al volante della Genesis Coupé, ma la cifra non è eccessiva se si considerano i contenuti della vettura, anzi, appare addirittura invitante.. Infatti, spendendo il prezzo indicato, si entra in possesso di un’auto praticamente full optional, che annovera una dotazione di serie in cui figurano accessori che vanno dalla vernice metallizzata al tetto apribile elettrico. Non mancano i sedili in pelle, la pedaliera sportiva in alluminio, il differenziale autobloccante posteriore a slittamento limitato e i cerchi in lega da 19 pollici. Ma la lista è ancora lunga, e l’unico accessorio che manca all’appello è il navigatore satellitare. Inoltre, come le altre Hyundai, la Genesis presenta la garanzia di 5 anni con chilometraggio illimitato, 5 anni di assistenza stradale e 5 anni di controlli gratuiti.