Dopo la consegna ufficiale di due Lotus Evora S in forza all’Arma dei Carabinieri, è il momento di scoprire qualcosa di più sulla loro dotazione.
Dopo la consegna ufficiale di due Lotus Evora S in forza all’Arma dei Carabinieri, è il momento di scoprire qualcosa di più sulla loro dotazione.
Le due Lotus Evora S consegnate nei giorni scorsi all’Arma dei Carabinieri hanno destato una certa curiosità presso il pubblico, dato che non capita tutti i giorni di vedere vetture di questo tipo in dotazione alle forze di Polizia, anche se gli esemplari in questione, che andranno in dotazione alla Squadra Mobile di Roma e a quella di Milano, non saranno affidati indifferentemente a tutti i militari, bensì ad un numero limitato di Carabinieri selezionati i quali hanno svolto dei corsi di guida organizzati dalla Lotus presso la loro pista di Hethel, in Inghilterra.
Ma se all’esterno la livrea delle Lotus dei Carabinieri sono sostanzialmente identiche alle altre vetture in dotazione all’Arma, poco si sa per quanto riguarda la loro dotazione, che ovviamente differisce notevolmente da quella di serie ed è strutturata per affrontare al meglio i compiti per i quali le due sportive inglesi saranno destinate, primo fra tutti il trasporto di organi e sangue.
Tra le modifiche elaborate da Lotus per le Evora S dei Carabinieri c’è uno spazio supplementare ricavato alle spalle dei sedili anteriori in modo da ospitare le attrezzature di pronto soccorso e di mantenimento degli organi e del sangue trasportati, oltre a questo ci sono però altri accessori “sperimentali” come ad esempio i lampeggianti aerodinamici a LED, gli speciali fari bi-xeno e il sofisticato sistema elettronica EVA (Enhanced Vehicle Automation), che consente ai militari a bordo di accedere a gran parte delle funzioni presenti sull’auto semplicemente tramite comandi vocali, limitando fortemente le distrazioni dovute ad un’interazione manuale con i comandi.
Il sistema EVA é utilizzabile anche da remoto e consente di effettuare diversi accertamenti, come ad esempio identificare un veicolo in base al numero di targa o a una fotografia, consentendo di gestire questi processi sia per mezzo dello schermo touchscreen di cui è dotato e che dà la possibilità di navigare tra i menu semplicemente sfiorando i pulsanti virtuali, sia per mezzo della voce sfruttando le potenzialità del dispositivo di comando vocale Matrix.
A queste dotazioni decisamente high-tech si aggiungono poi la presenza di una telecamera utile per effettuare delle riprese dell’ambiente circostante sia di giorno che di notte (in questo caso sfrutta un illuminatore infrarosso) nonché di scattare delle foto ad alta definizione. È prevista inoltre per i Carabinieri che si trovano all’interno del veicolo la possibilità di bloccare le porte e di accendere i lampeggianti, mentre in caso di necessità è prevista l’attivazione della funzione di guida “Sport”, che agendo su diversi parametri dell’auto consente di aumentare le prestazioni rispetto all’utilizzo normale.
Le Lotus Evora S in dotazione ai Carabinieri sono quindi perfettamente integrate all’interno dell’infrastruttura dell’Arma e rappresentano due veicoli altamente moderni e tecnologici in grado di rivelarsi molto utili in determinate situazioni di emergenza.