Con la collaborazione di GuidarePilotare siamo scesi in pista a Misano sulla nuovissima BMW Serie 1 M Coupé.
Con la collaborazione di GuidarePilotare siamo scesi in pista a Misano sulla nuovissima BMW Serie 1 M Coupé.
C’è chi dice che la Bmw Serie 1 M Coupé incarni tutto lo spirito delle creature più prestigiose del reparto sportivo Motorsport, chi la paragona alla precedente M3 per via del suo 6 cilindri e chi la giudica la vettura più intrigante della gamma Bmw: di sicuro con i suoi 340 CV promette adrenalina allo stato puro.
Per provarla come si deve, esplorandone i limiti, siamo andati a Misano, dove il team di Siegfried Stohr, della scuola GuidarePilotare, ci ha consentito di conoscerla a fondo dal punto di vista dinamico e di scatenare in pista tutta la sua straripante cavalleria.
Bmw Serie 1 M Coupé: il design
Rispetto alla M3 la Bmw Serie 1 M Coupé è più tozza, meno filante, ma molto più aggressiva, è come un lottatore che indossa una maglietta troppo stretta, i suoi passaruota allargati sembrano contenere a stento i larghi cerchi da 19 pollici con pneumatici asimmetrici, 245/35 all’anteriore e 265/35 al posteriore. Anche gli specchietti sono in puro stile M, mentre la coda piccola e sfuggente ricorda alcune Bmw sportive del passato.
All’interno invece è meno stravagante, spicca l’Alcantara intorno alla palpebra del quadro strumenti, lungo la plancia, i pannelli porta, alla base della leva del cambio e sul freno a mano, il volante in pelle sfoggia le cuciture con i colori del reparto sportivo M e il contachilometri segna i 300 km/h. Insomma, la Serie 1 M Coupé non lascia indifferenti, si capisce che ha qualcosa in più delle sue sorelle convenzionali, e guardarla, toccarla, è un invito troppo forte a metterla in moto e a partire per vedere di cosa è capace in pista.
Bmw Serie 1 M Coupé: in pista è divertimento puro
Per fortuna il tempo è quello tipico di una giornata di luglio con il sole che scalda la pista e si può partire senza dover tener conto delle insidie del bagnato. Il 6 cilindri biturbo della nostra Bmw Serie 1 M Coupé ha un suono cupo, minaccioso, che accompagna il magico momento dell’accensione e promette una grande spinta già dopo pochi metri. In effetti esce dai box con una verve da supercar, lo scatto è fulmineo progressivo, ma non brutale, e induce a mordere sul freno per attaccare la prima curva. Il primo giro va via fluido, ma il secondo scatena la belva: il rettilineo viene divorato dalla spinta dei 340 CV in pochi secondi e subito arriviamo alla prima variante.
La frenata è impegnativa ma l’impianto frenante è molto valido, il pedale è modulabile e i dischi svolgono bene il loro lavoro, a ruote dritte scaliamo due marce per affrontare la prima curva a destra poi, sempre in terza marcia tocchiamo il freno per dare stabilità alla vettura, distendiamo il motore fino alla quarta e la velocità sale in un baleno. I 450 Nm della vettura disponibili a soli 1500 giri forniscono una spinta eccezionale in uscita di curva e consentono allunghi prodigiosi, oltretutto c’è anche l’overboost che consente di aumentare la coppia di altri 50 Nm per alcuni secondi.
Senza controlli inseriti la Serie 1 M scivola sulle 4 ruote in accelerazione ma è equilibrata nelle sue reazioni e molto comunicativa sullo sterzo, per cui si percepiscono i singoli movimenti delle ruote. E’ agile come un kart e in un baleno ci si ritrova a pennellare il cordolo in uscita. Nelle situazioni critiche per la stabilità la Serie 1 M è sincera e in uscita allarga la traiettoria verso il cordolo, ma non è scorbutica come si potrebbe pensare. Tiriamo le marce fino alla quinta, alleggeriamo per un attimo il gas per spostare il peso in avanti e poi senza remore schiacchiamo a tavoletta per superare il curvone: le ruote stridono, il telaio assorbe tutte le sollecitazioni, ma il volante rimane fermo e in un lampo ci ritroviamo verso la curva successiva.
Con tutti questi cambi marcia qualcuno potrebbe chiedersi se abbiamo avuto la nostalgia di un cambio al volante: neanche per sogno, il manuale della sportiva bavarese è perfettamente accordato con il motore, è veloce ed ha un’ottima manovrabilità, per trovare un cambio al volante altrettanto preciso bisogna salire di categoria e non di poco.
La Serie 1 M dà assuefazione, è come una montagna russa da cui non vorresti mai scendere, in inserimento di curva è quasi immediata, in frenata è una garanzia e poi, anche quando scivola verso l’esterno in uscita di curva è sempre fluida e gestibile. Inoltre, il 6 cilindri spinge bene anche quando non si ha il rapporto giusto.
La BMW Serie 1 M Coupé secondo Siegfried Stohr
Il fondatore della prima scuola di Guida Sicura in Italia racconta la nuova sportiva Bmw, che è già presente nel parco auto di GuidarePilotare con quattro esemplari.
«Quando tocchi il gas ha una risposta fantastica a tutti i regimie ne guadagna la guidabilità perché – ci rivela Stohr – nella guida sportiva non devi lavorare troppo con il cambio. Con i controlli disinseriti ha una trazione che non ti aspetti per via di un differenziale autobloccante molto valido. Inoltre, è molto pronta nei cambi di direzione per via della distribuzione dei pesi ottimale».
«Per il rodaggio ho utilizzato il percorso casa-lavoro, dove ci sono salite con pendenza del 15% e numerosi tornanti. Il terreno ideale per svezzare un’auto con tanta coppia e un motore biturbo da 340 CV».
La Bmw Serie 1 M Coupé non è economa, nel ciclo combinato la Casa dichiara 9,6 litri per 100 km, ma non è nemmeno troppo avida se si sfruttano i suggerimenti dell’elettronica e non si guida con il piede pesante, come conferma Stohr: «La vettura dispone dell’indicatore di marcia ottimale e può viaggiare di sesta a 60 km/h, è un’auto che ottimizza i consumi per la sua potenza».
Certo, il prezzo d’acquisto di quasi 54.000 euro non la rende un’auto per tutti, ma il guidarla per un giorno non è privilegio di pochi: ad esempio frequentando un corso presso la Scuola GuidarePilotare è possibile provare le sue notevoli potenzialità ad un costo contenuto e in tutta sicurezza.