Saranno solo 40 con un costo che parte da oltre 3 milioni di euro iva esclusa e la potenza supera gli 800 CV.
Persino Leonardo Da Vinci si sarebbe tolto il cappello di fronte alla nuova Pagani, la Huayra Roadster BC, sigla che omaggia il collezionista Benny Caiola, ma che racchiude la summa tecnologica attuale dell’atelier automobilistico di San Cesario sul Panaro.
Tecnologia all’avanguardia per 40 fortunatissimi clienti
Esteticamente vanta un’aerodinamica particolarmente efficiente al punto da fornire una forza di ben 500 kg che schiaccia a terra la vettura quando si viaggia, in pista, a 280 km/h. Nessuna esasperazione con le altezze da terra ridotte, questa roadster deve poter viaggiare su strada senza essere limitata nella sua azione, per cui alla Pagani hanno preferito lavorare sui flussi piuttosto che renderla particolarmente attaccata al terreno con appendici esasperate.
D’altra parte, i 40 fortunatissimi clienti che hanno anche la disponibilità di spendere qualcosa come 3,085 milioni di euro per accaparrarsela, tasse escluse ovviamente, devono potersela godere guidandola liberamente e magari personalizzandola ulteriormente, perché non c’è mai una Pagani uguale ad un’altra, come ci ricordava Horacio in una recente intervista.
Tanta potenza e aerodinamica curata
Osservandola si nota una particolare cura nella zona anteriore, nello specifico nella parte bassa dove c’è una sorta di splitter che ai lati presenta delle alette con tanto di firme luminose a LED incorporate. Dietro spicca la grande ala ed un estrattore a dir poco esagerato ma non possono mancare i quattro scarichi, autentico marchio di fabbrica sin dalla prima Zonda.
I numeri parlano chiaro: 1.250 kg, +12% di rigidità torsionale e +20% di rigidità flessionale del telaio in carbo-titanio. Se a tutto ciò uniamo un motore V12 griffato Pagani e prodotto con Mercedes-AMG ecco che il quadro è ancora più entusiasmante, perché l’unità in questione, 6 litri biturbo, eroga una potenza di ben 802 CV e qualcosa come 1.050 Nm di coppia massima disponibili ad appena 2.000 giri!
Il cambio è a sette marce ed è un sequenziale della Xtrac dotato di frizione tridisco e non manca il differenziale autobloccante a controllo elettronico, fondamentale viste le potenze in gioco. Per mordere l’asfalto la Huayra BC sfrutta coperture Pirelli P Zero Trofeo R 265/30 20” all’anteriore e 355/25 21” al posteriore, e con 2,2 g di accelerazione laterale non ci si può che affidare a san Brembo con dischi carboceramici da ben 398 mm di diametro davanti e 380 mm dietro.
Insomma, questa Huayra Roadster BC promette un’esperienza di guida senza filtri e possiede un fascino raro; inoltre, compie un ulteriore balzo in avanti curando ogni aspetto in un momento nel quale le hypercar badano soprattutto ad impressionare con una cavalleria mostruosa e con numeri da capogiro difficilmente sperimentabili.