La nuova Opel Astra, protagonista al prossimo Salone di Francoforte, è una delle vetture di Opel più aerodinamiche di sempre, al pari della nota Calibra.
La nuova Opel Astra verrà presentata in anteprima mondiale al prossimo Salone di Francoforte, che si terrà dal 12 al 22 settembre, e già si fa notare per una particolare caratteristica, quella di essere una delle Opel più aerodinamiche mai prodotte nella grande storia del Marchio di Rüsselsheim. Il suo coefficiente di resistenza aerodinamica è di 0,26, sia per la versione Astra 5 porte che per la Sports Tourer, dato che la colloca al pari di veicoli che hanno scritto pagine importanti nell’epopea del Costruttore tedesco, quali la Opel Calibra e Insignia. Raggiungere quanto fatto dalla straordinaria Calibra, che per quasi trent’anni ha detenuto il record di cx, è un grande orgoglio ma soprattutto è un qualcosa di estremamente funzionale, perché dal punto di vista pratico esso si traduce in un minor consumo e in un minor rilascio di CO2 nell’aria.
Dalla Calibra all’Astra
La Calibra fu presentata proprio al Salone di Francoforte del 1989, e lasciò di stucco tutti quanti per le sue sinuose forme fatte per fendere l’aria. La coupé due porte di Rüsselsheim fu la vera e propria regina dell’aerodinamica, tanto che per dieci anni fu l’auto di produzione più aerodinamica del mondo, con un coefficiente di 0,26. Le sue caratteristiche forti erano il profilo allungato e ribassato combinato con una serie di scelte, come l’altezza ottimale dello spoiler anteriore e la rastremazione del posteriore verso l’interno, che ne innalzavano il livello di aerodinamica. Le minigonne tra le ruote anteriori e quelle posteriori riducevano ulteriormente la resistenza aerodinamica impedendo al flusso dell’aria al di sotto della vettura di fuoriuscire all’esterno. Questi ingredienti fecero della Calibra la coupé sportiva di maggior successo degli anni ’90 del secolo scorso, tanto che ne furono vendute ben 238.600 unità tra il 1989 e il 1997. La coupè di Rüsselsheim era disponibile con cinque livelli di potenza: dal 2.0 litri da 85 kW (115 CV) al turbo da 150 kW (204 CV).
Ma veniamo ad Astra, il modello attualmente in commercio si distingue per un cx di 0,29, sicuramente un buon risultato, ma i tecnici di Opel in vista della nuova versione, hanno deciso di migliorarlo. Utilizzando la galleria del vento dell’Università di Stoccarda gestita dal Forschungsinstitut für Kraftfahrwesen und Fahrzeugmotoren (Istituto di Ricerca di Ingegneria Automobilistica e Motori), il team di sviluppo si è concentrato sull’ottimizzazione delle caratteristiche aerodinamiche dell’Astra attuale. Dagli studi effettuati è stato rilevato che un’automobile produce dal 40 al 50% della propria resistenza aerodinamica totale nella zona intorno al sottoscocca, alle ruote e ai passaruota, quindi si è passati alla scelta di incidere proprio su queste zone critiche per sviluppare il nuovo shutter integrale attivo. Chiudendo la parte superiore e quella inferiore della griglia si ottengono risultati stupefacenti sia per l’aerodinamica che per i consumi, tanto che vengono ridotto le emissioni di CO2 fino a 2,0 g/km. Questo ha permesso ad Astra di raggiungere questo altissimo livello di aerodinamica.