Siamo andati nell’atelier Pagani di San Cesario sul Panaro per scoprire come viene assemblata l’esclusiva Huayra.
Siamo andati nell’atelier Pagani di San Cesario sul Panaro per scoprire come viene assemblata l’esclusiva Huayra.
La Pagani Huayra ha debuttato allo scorso Salone di Ginevra dove il suo creatore Horacio Pagani ce l’ha spiegata in esclusiva. La carrozzeria scolpita in galleria del vento e le specifiche ultra sportive hanno subito conquistato il grande pubblico e i clienti, i quali non hanno esitato a staccare assegni a sei zeri esurendo in pochi giorni tutta la produzione 2011.
Ma come nasce la Pagani Huayra? Siamo andati a vedere come si costruisce la “figlia” della divinità andina del vento (da cui deriva il nome) nell’atelier di San Cesario sul Panaro in provincia di Modena. Nella quiete della struttura situata a(MO) 48 dipendenti hanno costruito dal debutto 121 Zonda. Adesso, con la Huayra la Pagani affronterà anche l’esame del mercato americano. Per la nuova supercar sono già pervenuti 22 ordini e le prime sono in piena produzione: con questo modello la produzione arriverà a circa 40 esemplari l’anno quando entrerà in funzione un secondo impianto produttivo, mentre per la Zonda la capacità produttiva era di 17 auto annuali.
Prima che la nuova nata in casa Pagani sia pronta per girare su strada è necessaria una gestazione di 9 mesi. In questo arco di tempo i fornitori, le aziende più prestigiose del settore del motorsport come AMG, Ohlins e X-trac, tanto per citarne alcune, forniscono i loro componenti, mentre alla Pagani si occupano dell’assemblaggio delle vetture e del reparto compositi per la costruzione delle carrozzerie.
Nella prima fase si lavora in una sala climatizzata in cui i vari componenti nascono da uno stampo di resina a cui è applicato carbonio-nomex e nido d’ape, in seguito si passa alla cottura in autoclave a 135° per un tempo di circa 2 o 3 ore per ogni particolare. Ogni stampo porta il nome di chi vi ha lavorato e c’è una grande presenza femminile che lavora in questo settore dove le mani gentili delle donne riescono a modellare perfettamente ogni particolare. Per la Huayra il ritmo di produzione è di 201 componenti in 25 giorni.
Nella seconda fase ogni particolare uscito dall’autoclave viene rifinito e munito di viti in titanio, in seguito si passa ad un preassemblaggio intero della vettura in una “cala” anch’essa costruita in maniera artigianale. Vedere dal vivo questi passaggi è pura poesia, roba d’altri tempi, quando la passione era la spinta propulsiva nella costruzione di auto leggendarie. Finito questo passaggio l’auto è pronta per essere affidata alla società Carrozai che si occupa della verniciatura.
La terza e l’ultima fase è quella dell’assemblaggio, tutti i particolari arrivano in questo settore dell’azienda e in 3 settimane l’auto è finita, si effettua un primo collaudo di 100 km per rodare freni, frizione ed altri componenti prima di sottoporre la vettura ad un controllo generale. Infine, si procede con un collaudo dedicato al controllo delle bullonerie, vengono montati gli ultimi particolari e poi si effettua il collaudo definitivo. Difficilmente escono dall’atelier di Pagani auto identiche al 100%, perché ogni cliente costruisce insieme a Pagani la propria vettura, sceglie come personalizzarla e la rende unica.