La replica “estrema” di Lotus Seven si veste in carbonio si fa ancora più aggressiva. Sotto il cofano, sempre il 2.5 Tfsi turbo Audi da oltre 360 CV.
La replica “estrema” di Lotus Seven si veste in carbonio si fa ancora più aggressiva. Sotto il cofano, sempre il 2.5 Tfsi turbo Audi da oltre 360 CV.
Versione “extreme” della iconica Lotus Seven, la Donkervoort D8 rappresenta in chiave attuale una replica “muscle” della eterna roadster di Hethel. In produzione dal 1978 originariamente come “semplice” replica della Seven, le roadster del piccolo marchio fondato da Joop Donkervoort hanno, negli anni, costruito una immagine sempre più personale, sempre tenendo presenti le caratteristiche della piccola e leggera biposto concepita da Colin Chapman e rimasta in produzione ininterrottamente dal 1957 al 1973.
In queste ore, la factory di Lelystad comunica nelle immagini ufficiali e nelle caratteristiche tecniche una nuova esclusiva versione della Donkervoort D8 Gto, che viene ribattezzata “Bare Naked Carbon Edition” e, come il nome stesso suggerisce, si caratterizza per un sempre più massiccio impiego della fibra di carbonio. Si tratta della seconda serie speciale in pochi mesi per il marchio artigianale di Lelystad, dopo la D8 Gto Bilster Berg Edition (edizione che prende il nome dall’omonimo circuito tedesco) lanciata in 14 esemplari all’inizio di quest’anno – a un prezzo di 194.000 euro – che già si segnalava per un ampio ricorso alla fibra di Carbonio nonché a un assetto specifico.
In questo caso, la Donkervoort D8 Gto Bare Naked Carbon Edition rappresenta, da un punto di vista tecnologico, un livello mai raggiunto prima d’ora dalla factory olandese. Il corpo vettura (a sua volta sottoposto a uno specifico trattamento UV applicato ai pannelli della carrozzeria, che possono essere scelti, a richiesta, in finitura lucida oppure opaca), così come i rivestimenti dell’abitacolo, sono infatti in carbonio, che all’esterno è stato mantenuto ben visibile, allo stesso modo dell’interno, dove fa bella mostra di sé nei gusci sedili, nei pannelli porta, nelle cornici dei sottili finestrini, nella plancia. D’altro canto, va tenuto conto che Donkervoort possiede un vasto expertise nel trattamento della fibra di carbonio, tanto che tutti i componenti di corpo vettura e abitacolo vengono sviluppati e prodotti “in – house”. Il risultato è sorprendente, perché gli stilemi tipicamente retrò dell’iniziale identità Lotus Seven, mai abbandonata in 37 anni (su tutti, i parafanghi staccati dal corpo vettura ) si fondono con accenti di ultima generazione, come la fanaleria a Led.
Sotto il cofano, la Donkervoort D8 Gto Bare Naked Carbon Edition non cambia… lingua, e continua a parlare in tedesco: l’impostazione powertrain resta fornita da Audi, come avviene da vent’anni esatti per le roadster di Joop Donkervoort. Si tratta del 2.5 Tfsi a cinque cilindri in linea, ulteriormente rivisto e che, grazie anche alla leggerezza complessiva della vettura, sviluppa una potenza di oltre 360 CV.