Due nuovi motori e veste rinnovata per il “mini SUV” della Fiat. Il nuovo Fiat Sedici a partire da 18.350 euro
Due nuovi motori e veste rinnovata per il “mini SUV” della Fiat. Il nuovo Fiat Sedici a partire da 18.350 euro
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Fiat Sedici, secondo atto. Fiat si prepara a lanciare in listino la nuova famiglia del suo “mini SUV” per eccellenza (è lungo 4,11 m e largo 1,75 m) la cui produzione, avviata alla fine del 2005 e sottoposta ad un primo restyling verso la metà del 2008, ha già totalizzato 74 mila esemplari prodotti (dei quali 44 mila in Italia).
Due nuove motorizzazioni (benzina 1.6 16 valvole da 120 CV e 2.0 Diesel Multijet da 135 CV) e novità negli esterni e l’abitacolo, caratterizzano la nuova famiglia del piccolo “all- terrain” del Marchio Fiat.
Resta confermata la versione a due ruote motrici, entrata in produzione nel 2008, a dimostrazione che l’intento della Fiat è di arrivare a una vasta tipologia di automobilisti: quelli che intendono utilizzare la Sedici come voiture de loisirs a tutto tondo (potendo, dunque, contare sulla trazione integrale a inserimento manuale e a controllo elettronico che ripartisce la coppia in misura variabile fra l’avantreno e il retrotreno a seconda dei terreni e delle condizioni di guida) e per quanti ne apprezzano le buone capacità di carico, senza chiedere a questo mini SUV prestazioni da fuoristrada puro.
Esterni: sono più robusti
Dotare un SUV di soluzioni adatte a qualsiasi tipo di terreno (che non sia, però, connesso al fuoristrada “estremo”) è un concetto che la Fiat ha deciso di approfondire con la seconda serie della Sedici.
Il maquillage per le forme esterne della vettura, proposta in tre allestimenti – Dynamic, Emotion ed Experience – presenta linee rinnovate nella parte frontale (in sintonia, perciò, con quanto già visto nella gamma della Bravo e della Grande Punto) e nuovi cerchi in lega da 16″, di serie su Emotion ed Experience e a richiesta su Dynamic, che montano pneumatici di misura 205/60 R 16.
Nella parte anteriore della vettura, una mascherina più ampia viene abbinata a un nuovo scudo, di chiaro sapore fuoristradistico. Inedite ma simpatiche (anche se non molto in tono con chi cerca più la praticità delle snelle soluzioni off road), le cornici cromate dei fendinebbia, peraltro racchiusi in “protezioni” specifiche.
Rinnovato anche il paraurti, che nelle forme (richiama alla mente un grande bull bar) riceve una nota di robustezza e assume un aspetto “imponente”. Interessante, anche se un po’ elaborata, la linea laterale, caratterizzata dal curioso andamento della linea di cintura che ben si armonizza con la parte posteriore e alle ben riuscite modanature laterali. Il cofano, ad esempio, resta quello della prima versione, piuttosto lungo, ma con un più marcato accento spiovente: un elemento che concorre a conferire aggressività ai larghi parafanghi e ai vistori passaruota.
Confermata, dunque, anzi accentuata, la decisa linea “a cuneo”, che risalta nell’ampio e luminoso padiglione e nel caratteristico montante posteriore. Le combinazioni di tinta disponibili sono 8.
Interni: occhio al display
Uno “sguardo” elettronico: è l’inedito display che compare al centro del quadro strumenti, ora di disegno un po’ più moderno rispetto alla prima versione. Sotto al vano per l’autoradio, che ospita un impianto stereo da 8 altoparlanti (più uno al centro della plancia), trova posto un secondo schermo, dalle dimensioni leggermente inferiori del display sistemato in alto, destinato al controllo dei comandi della climatizzazione e della temperatura dell’abitacolo.
Una soluzione interessante, per la sicurezza di marcia nelle ore notturne, è data dalla retro-illuminazione dei comandi radio al volante e di regolazione delle luci.
Quanto ai rivestimenti, è stato introdotto un nuovo tessuto, di tipo “tecnico”, caratterizzato da un disegno ai sedili (ora più avvolgenti) che alterna motivi lucidi e opachi (per la versione Dynamic), mentre gli allestimenti di classe superiore vengono offerti, a scelta, con rivestimenti in pelle di colore cuoio o nero.
Meccanica: due nuovi motori
Sotto il cofano, la Sedici nasconde due ghiotte novità, una a benzina e una Diesel. Il propulsore è il nuovo 1.6 da 120 CV, con distribuzione a 16 valvole e abbinato a un cambio a 5 o 6 rapporti (lo stesso montato anche sulla nuova Diesel Multijet 2.0). Per l’estero è disponibile un cambio automatico a 4 marce esclusivamente per la 1.6 benzina a 2 ruote motrici.
L’unità a benzina risulta più potente di 13 CV rispetto alla precedente, e più”parca” nei consumi: i valori dichiarati dalla Fiat sono inferiori del 10 per cento circa. Nel dettaglio, la velocità massima indicata è di 185 km/h (175 per la 4×4), l’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 10,7 secondi (11,5) e i consumi indicati sono di 5,2 l per 100 km nell’extraurbano, 6,2 litri nel “misto” e 7,9 l per 100 km nel ciclo urbano (per la 4×4, i valori sono, rispettivamente, di 5,9, 6,5 e 9,2 litri per 100km).
Il nuovo Diesel 2.0 Multijet da 135 CV, basato sul precedente 1.9, ne differisce quanto a prestazioni e consumi: superiori le prime, più bassi i secondi: 190 km/h di velocità massima indicata dalla Casa (o 180 km/h se si prende in considerazione la versione a trazione integrale), accelerazione da 0 a 100 km/h in 10,5 o in 11,2 secondi e consumi che vanno dai 4,4 litri nell’extraurbano, ai 5,1 nel “misto” e a 6,4 nel ciclo urbano.
Agile col differenziale elettronico
La geometria resta quella già presentata nella prima versione, con le sospensioni anteriori a ruote indipendenti tipo McPherson e il retrotreno ad assale torcente. Nella nuova serie della Fiat Sedici è stata mantenuta la varietà di trazione: fra i cinque modelli che compongono la gamma, ci sono infatti due versioni a trazione integrale e tre che dispongono delle ruote motrici anteriori.
Il sistema che garantisce la trazione a tutte le ruote è di tipo elettronico e permette alla vettura di ripartire la coppia motrice in modo variabile sulle ruote anteriori e su quelle posteriori.
La trasmissione, di tipo “On demand” a differenziale centrale e tre modalità di impiego, distribuisce la forza motrice dall’avantreno al retrotreno a seconda delle diverse tipologie del fondo stradale.
L’inserimento della trazione integrale avviene per mezzo di un pulsante che agisce sul sistema elettronico dei differenziali e che permette tre funzioni: “2 WD” (trazione solo sulle ruote anteriori), “Auto”, per distribuire in automatico la coppia motrice dall’assale anteriore a quello posteriore a seconda dei terreni incontrati; e “Lock”, azionabile fino a 60 km/h.
Dopodiché il sistema passa, “da solo”, alla funzione “Auto”, nella quale la distribuzione della coppia è “bloccata” al 50 per cento fra avantreno e retrotreno per assicurare una partenza fluida nelle condizioni più disagevoli (sabbia, fango e neve).
La nuova Fiat Sedici viene proposto a prezzi, chiavi in mano, che partono da 18.350 euro per la versione 1.6 benzina e arrivano fino a 23.350 euro per la top di gamma 2.0 Multijet 4×4.