Chiude lo stabilimento Pininfarina di San Giorgio Canavese, il carrozziere italiano ha annunciato infatti di non voler più produrre automobili.
Chiude lo stabilimento Pininfarina di San Giorgio Canavese, il carrozziere italiano ha annunciato infatti di non voler più produrre automobili.
Pininfarina ha annunciato la decisione di non produrre più automobili, ponendo così fine a un’attività che durava dal 1930, anno di fondazione della carrozzeria torinese. Rimangono il centro stile, la galleria del vento di Grugliasco, l’ingegnerizzazione, le divisioni di ricerca e vetture speciali e le sedi in Cina, Marocco e Germania.
La decisione è frutto della crisi degli ultimi anni che ha investito il settore dell’auto mettendo in difficoltà la stessa Pininfarina, portando così alla perdita di un altro pezzo della storia dell’auto italiana.
A chiudere sarà lo stabilimento di San Giorgio Canavese, dove lavoravano 127 operai che adesso rimarranno senza lavoro e per i quali si prospetta la mobilità, mentre rimarranno attivi il centro stile e le varie strutture per la progettazione dei veicoli di Grugliasco, in cui circa 300 persone lavoreranno ai progetti di collaborazione con marchi come Ferrari, oltre alle sedi in Cina, Germania e Marocco dove vengono sviluppati e assemblati i prototipi e i le serie speciali.
A nulla è quindi valso il tentativo di rilanciare le competenze e la tradizione Pininfarina puntando sull’auto elettrica, tanto che la domanda per la Bluecar pare sia rimasta alquanto limitata nonostante il recente avvio della partnership per il car sharing elettrico a Parigi del progetto Autolib. Le ultime produzioni per conto di grandi costruttori rimarranno pertanto le Alfa Romeo Brera e Spider, la cui produzione è finita quasi un anno fa.
Con l’addio alla produzione delle automobili di Pininfarina continua la tendenza delle dismissioni dei piccoli produttori italiani, dando seguito a quanto avvenuto per Giugiaro prima, confluito nel gruppo Volkswagen, e per Bertone poi, finito nell’orbita Fiat.