Con tre interpretazioni la Toyota mostra tre iQ alternative al SEMA di Las Vegas
Con tre interpretazioni la Toyota mostra tre iQ alternative al SEMA di Las Vegas
Per alcuni la Toyota iQ, con la sua natura pratica e la sua efficienza prettamente nipponica, può risultare troppo convenzionale, e così ecco che la piccola delle Tre Ellissi arriva al SEMA in tre versioni dallo spirito ribelle.
La prima, progettata da Micheal Chang, presenta elementi aerodinamici in fibra di carbonio come lo splitter anteriore e il grande alettone posteriore. Questi particolari, montati su un corpo vettura bianco, uniti ai cerchi in lega specifici di colore rosso rendono la citycar del Sol Levante davvero grintosa.
Non meno appariscente la versione realizzata da Jon Sibal con un kit Velside per il corpo vettura, una verniciatura bronzo opaco, e i cerchi in lega da 18 pollici. Inoltre, il kit di iniezione con protossido d’azoto la renderebbe utile nelle scene cittadine di “the fast and furious”.
Decisamente più complicata la realizzazione di Tatsu, con il motore in posizione centrale e dei pannelli del corpo vettura che riportano alla mente quelli d’alluminio rivettato delle supercar più antiche.
Tutte queste vetture, più una versione realizzata per circolare nel paddock durante le competizioni, e per questo priva di tetto, verranno esposte al SEMA di Las Vegas che apre i battenti dal I° novembre.