Attesa a Ginevra, abbiamo avuto il privilegio di vederla in anticipo in occasione della presentazione della nuova Opel Astra GTC.
Attesa a Ginevra, abbiamo avuto il privilegio di vederla in anticipo in occasione della presentazione della nuova Opel Astra GTC.
L’Opel Astra GTC più cattiva, quella che può fregiarsi della sigla OPC, arriverà a marzo, in occasione del salone dell’auto di Ginevra, ma noi siamo riusciti a vederla dal vivo in occasione del lancio della nuova GTC a Palma di Maiorca.
Basta una semplice occhiata per capire che la OPC ha qualcosa di diverso, quelle prese d’aria per convogliare l’aria verso l’impianto frenante al posto dei fendinebbia, le minigonne sottoporte e lo spoiler posteriore più pronunciato la differenziano dalla giù grintosa GTC conferendole un’aria a dir poco ribelle. Inoltre, i grandi cerchi da 20 pollici, che lasciano intravedere il potente impianto frenante Brembo, la rendono ancora più cattiva ed estrema.
Non si poteva aprire ma abbiamo sbirciato all’interno scorgendo la sigle OPC sul volante e sulla leva del cambio e i bellissimi sedili sportivi in pelle con poggiatesta integrato. La strumentazione poi prevede una zona rossa del contagiri che inizia a circa 6.500 giri, segno che il turbo del suo due litri avrà un’elevata pressione di sovralimentazione, e il contachilometri con fondo scala a 300 km/h.
La livrea era quella delle ultime foto diffuse dalla Casa del Fulmine, ovvero quel rosso metallizzato che la rende anche un filo elegante, ma siamo sicuri che il blu elettrico, da sempre distintivo delle OPC, non potrà mancare nella gamma di colori.
Attendiamo allora il suo debutto, per potervi raccontare come se la cava su strada e in pista con il suo due litri da 280 CV coadiuvato da differenziale autobloccante per scaricare al meglio tutta la potenza sull’asse anteriore.