Riflettori puntati, questo weekend, sul quinto capitolo di stagione: ci saremo anche noi di Motori.it. Storia e successi di oltre 50 anni di Trofei promozionali Renault.
Cosa suggeriscono, all’appassionato, nomi quali “Baronio”, Mauro Baldi, Massimo Nardelli, Massimo Ercolani; o ancora Marco Brand, “Pibo”, Salvatore Pirro, Mauro Gagliardini, Luca Drudi, Massimiliano Cirò, Massimiliano Pedalà, Cristian Ricciarini, Ronnie Marchetti, Simone Di Luca? Sono, in ordine sparso e soltanto per citarne alcuni, le identità dei vincitori dei Trofei monomarca italiani Renault in pista: una tradizione che si rinnova stagione dopo stagione da oltre quarant’anni, ha interessato tre generazioni di piloti, e puntualmente si presenta, ogni anno, sempre nuova e sempre fedele a se stessa. Come dire: cambiano le vetture, si evolvono i regolamenti, tuttavia lo spirito-base (offrire la possibilità di cimentarsi in gara a chiunque abbia passione per il motorsport) si mantiene invariato. Che questo si concretizzi con le storiche Renault R5 TS degli esordi o le successive R5 Alpine ed R5 Alpine Turbo, R5 GT Turbo e Clio nelle sue molteplici evoluzioni, poco cambia. L’aspetto umano, nei Trofei “promozionali” (laddove con questo termine non intendiamo assolutamente riferirci ad indicazioni di strategie di mercato: in questa sede vogliamo affrontare l’argomento sulla spinta della più pura passione, lasciando… fuori dai box i progetti commerciali) è preponderante. Ed il significativo gradimento che essi suscitano fra gli “enthusiast” del volante nasce da poche regole, semplici e chiare: vetture uguali per tutti, identico l’allestimento (fornito dalla Casa madre sotto forma di “kit” forniti a prezzo fisso), vietate le elaborazioni, concesse le preparazioni (ovvero la messa a punto degli organi meccanici) finalizzate all’ottimizzazione delle prestazioni dei veicoli; e medesimo tipo di pneumatici per tutti gli iscritti. Il resto, deve mettercelo… l’interessato. Vale a dire: mani e piede. Che, poi, è quel che conta per scoprire chi è veramente bravo nell’arte della guida sportiva agonistica.
Il prossimo weekend si va a Vallelunga
La stagione 2019 della Clio Cup Italia, iniziata lo scorso 14 aprile al Mugello e proseguita, nell’ordine, a Imola (dove si è corso il 26 maggio), Monza (che ha avuto luogo il 16 giugno) e Misano (14 luglio) si prepara a tornare, dopo la pausa estiva ed in vista del rush finale (Imola, il prossimo 13 ottobre) all’Autodromo di Vallelunga “Piero Taruffi”, con il quinto appuntamento stagionale. In lizza ci sarà anche il responsabile editoriale di Motori.it, Gaetano Cesarano.
Questo il programma del weekend capitolino con la Clio Cup Italia.
- Venerdì 20 settembre: verifiche sportive e verifiche tecniche (dalle 15 alle 18,30).
- Sabato 21 settembre: Verifiche sportive e verifiche tecniche (8,30-10); prima sessione di prove libere (dalle 8,30 alle 9); briefing (9,30); seconda sessione di prove libere (dalle 11,05 alle 11,35); “Promotional Laps” (dalle 12,30 alle 13,30); prove ufficiali di qualificazione (dalle 14,25 alle 15,10).
- Domenica 22 settembre: Gara 1 (25 minuti, con partenza alle 9); “Promotional Laps” (dalle 13,10 alle 14,10); Gara 2 (25 minuti: il via verrà dato alle 17,15).
Ricordiamo i punteggi assegnati ad ogni gara: al vincitore vanno 25 punti; al secondo classificato 18 punti; al terzo vengono assegnati 15 punti. Dal quarto al decimo posto vanno, nell’ordine, 12, 10, 8, 6, 4, 2 punti ed 1 punto.
La situazione in campionato: Jelmini su tutti
Dopo le prime quattro “tappe”, la classifica provvisoria della Clio Cup Italia 2019 vede al comando Felice Jelmini. Il ventiquattrenne gallaratese portacolori Composit Motorsport, che aveva esordito nel 2016 nella RS Cup, aveva conquistato il titolo nella classifica Rookie alla Clio Cup Italia 2017 ed è stato vicecampione nel 2018, si presenta a Vallelunga in possesso di un carnet stagionale ben fornito: sette vittorie (in Gara 2 al Mugello, in Gara 1 a Imola, in Gara 1 e Gara 2 a Monza, in Gara 1 e Gara 2 a Misano) , un secondo posto (in Gara 1 al Mugello) ed un terzo posto (in Gara 2 a Imola), per un totale di 183 punti. A quota 120 punti troviamo l’immediato inseguitore, Matteo Poloni (EsseCorse), con all’attivo cinque secondi posti (Mugello-Gara 2, Imola-Gara 2, Monza-Gara 1 e Gara 2, Misano-Gara 2. Terza posizione, attualmente, per Filippo Distrutti (Nextone Motorsport) che si presenta a Vallelunga a quota 84 punti, frutto di una vittoria (Imola-Gara 2), un secondo posto (Imila-Gara 1), un terzo posto (Mugello-Gara 2), un quarto (Mugello-Gara 1), un sesto (Monza-Gara 2) ed un settimo posto (Monza-Gara 1). Seguono, nell’ordine, Fabrizio Ongaretto (Composit Motorsport, 74 punti), “Due” (Oregon Team, 73 punti), Fulvio Ferri (Faro Racing, 61 punti), Massimiliano Danetti (MC Motortecnica, 52 punti), Lorenzo Vallarino (MC Motortecnica, 39 punti), Andrea Mosca (Faro Racing, 37 punti), Giacomo Trebbi (Explorer Motorsport, 33 punti), Ercole Cipolla (Sirio Motorsport, 25 punti), Francesca Raffaele (Oregon Team, 12 punti), Paolo Felisa (Composit Motorsport, 7 punti), Andrea Ricca (Faro Racing, 4 punti), Luigi Luzio (Faro Racing, 2 punti) e “Saetta McQueen” (MC Motortecnica, 2 punti).
Renault Clio Cup 2019: la tecnica
La vettura schierata nel Trofeo monomarca Renault 2019 è Clio RS, equipaggiata con l’unità motrice 1.6 turbo a quattro cilindri e distribuzione a 16 valvole, abbinata ad un cambio sequenziale Sadev a sei rapporti con levette al volante, che eroga una potenza di 220 CV. Il peso “a secco” è 1.080 kg. La vettura, in configurazione-gara, viene provvista di serbatoio di sicurezza FT3; gli pneumatici, forniti da Michelin nei tipi Slick S9M e Rain P2G, sono da 20x61x17. Il costo di ciascuna Renault Clio RS pronta corse è di 49.750 euro (IVA esclusa).