Il 16 e 17 ottobre si è tenuta a Palermo la rassegna dedicata alla mobilità del futuro, chiamata No Smog Mobilty, giunta alla nona edizione.
Il 16 e 17 ottobre a Palermo si è tenuta la rassegna No Smog Mobility, la nona edizione di una kermesse che ha come tema principale la mobilità sostenibile. Sono state molte le presenze legate alle case costruttrici di veicoli e componenti, con esperti e giornalisti del settore, associazioni di categoria e professionisti. Il luogo di riferimento è stato anche quest’anno il Dipartimento di Ingegneria (Edificio 7 di viale delle Scienze, aula Capitò), dove si è potuto approfondire meglio e conoscere le ultime novità circa la mobilità del domani. L’università di Palermo ha il privilegio di essere prima nel Paese ad avere istituito un corso di laurea in e-mobility, a sottolineare la necessità di formare i nuovi ingegneri sulla mobilità sostenibile, elettrica e a sempre più ridotto impatto ambientale. Un dovere che non appartiene solamente alle case automobilistiche e a tutte le aziende collegate in modo diretto ad esse, ma anche all’istruzione pubblica che deve avere uno sguardo più diretto verso il futuro.
Assegnazione del Green Prix
Mercoledì 16 è stato affrontato il tema “Nuovi piani regolatori e nuove forme di mobilità: come cambiano le città con la mobilità condivisa”, in cui è stato discusso il futuro delle città, della mobilità condivisa e del ruolo dell’urbanistica per uno sviluppo eco-sostenibile. In più, sono stati eletti i vincitori dei “Green Prix”, i premi assegnati dall’organizzazione alle case che si sono contraddistinte per le migliori “idee e soluzioni a favore della mobilità sostenibile”. La giuria del premio, presieduta dal giornalista Italo Cucci e dagli ideatori della manifestazione Gaspare Borsellino e Dario Pennica, direttori rispettivamente dell’agenzia di stampa “Italpress” e del mensile “Sicilia Motori”, ha scelto di premiare: per le idee Nissan e per le soluzioni il Gruppo PSA. Nissan ha ottenuto il premio per quanto riguarda l’innovativa tecnologia B2V (Brain-to-Vehicle), un sistema che permette di prevedere le intenzioni ed i movimenti dell’uomo, e a comando gli interventi (girando il volante o rallentando il veicolo, ad esempio) con un anticipo di 0,2-0,5 secondi sul conducente, senza quasi far percepire il loro funzionamento.
Gruppo PSA è stata premiata perché ha già introdotto nella sua produzione dei modelli, costruiti su due uniche piattaforme, che permettono di equipaggiare i veicoli con motori termici, ibridi plug-in, o elettrici 100% senza fare nessuna modifica. Le ultime arrivate, Peugeot 208 e Opel Corsa, sono i primi due di una serie di modelli che da qui al 2024 porteranno all’elettrificazione delle gamme dei quattro marchi che compongono il gruppo francese.
La piantumazione degli alberi
Giovedì 17 dopo la cerimonia di piantumazione degli alberi, il premio assegnato ogni anno ai vincitori dei Green Prix, e che sono andati ad infoltire i 90 ettari già piantati negli anni precedenti in viale delle Scienze, sono stati avviati dei convegni con tre temi fondamentali: “Zero emissioni, condivisione, autonomia: i veicoli, i sistemi, i servizi”, “Qualità dell’aria: è tutta colpa del diesel?” e “Sicurezza attiva e passiva: lo stato dell’arte”, con una sessione rivolta al pubblico. In questi due giorni è stato possibile conoscere gli ultimi modelli delle case auto partecipanti alla manifestazione ed effettuare dei test drive all’interno della città universitaria.
La visione di PSA
Nell’ambito della manifestazione è intervenuto il Direttore generale d PSA Italia, Gaetano Thorel, che ha espresso la sua visione sull’incentivazione della mobilità sostenibile in Italia. “Esiste già un ecobonus, andrebbe finanziato di più, per i prossimi tre anni, quello che già esiste. Il budget del 2020 è di circa venti milioni, non è sufficiente. Invece di continuare a proporre cose nuove, sarebbe meglio fare funzionare meglio quelle che già ci sono”, spiega Thorel. “Se c’è un problema di risorse si potrebbe risolvere aumentando il bollo per le auto da Euro 3 in giù, per finanziare incentivi per il cambio dell’auto da parte dei consumatori con minore capacità d’acquisto. Passare da una Euro 0, 1, 2 o 3 a una Euro 5 o 6 già è un grande passo avanti sul piano ambientale, la differenza di emissioni è del 95 per cento”.