10 Jimny e 50 Ignis sono pronte a servire l’Arma dei Carabinieri per fornire supporto sui terreni difficili.
Le Suzuki Jimny e Ignis sono pronte a servire l’Arma dei Carabinieri anche quando le condizioni stradali si faranno difficili o ci sarà bisogno di agire in zone in cui le vetture normali farebbero fatica ad arrivare. Con questa prima fornitura diretta da parte della Casa di Hamamatsu celebrata con una conferenza stampa congiunta presso il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri di Roma è partita una solida collaborazione.
Jimny: in divisa ha fascino da vendere
Nello specifico la Jimny “in divisa” realizzata da Focaccia Group vanta la classica livrea blu con tetto bianco su cui spiccano due lampeggianti blu con tecnologia LED provvisti anche della funzione di luci di crociera e un faro di ricerca a luce bianca comandabile sia dall’interno sia dall’esterno della vettura. Sotto il cofano invece trova posto la sirena bitonale e, sempre nella zona frontale, sono alloggiati due nano segnalatori a LED da incasso di colore blu, con funzioni a loro volta di lampeggio e di luci di crociera. Per gestire tali dispositivi gli agenti potranno agire sui comandi retroilluminati montati al centro della plancia, situati in una posizione tale da essere raggiunti da entrambi gli occupanti dei sedili anteriori. L’abitacolo è completato anche da robusti tappetini in gomma e da due supporti per le armi d’ordinanza con blocco a chiave. A corredo della dotazione inoltre, troviamo un estintore da 2 kg e un set di catene da neve.
Ignis: con trazione integrale AllGrip PRO
La Ignis invece è stata arruolata in versione 4×4 AllGrip AUTO, con una tipologia di trasmissione che non richiede interventi da parte del pilota e trasferisce coppia alle ruote posteriori quando quelle anteriori non hanno un’aderenza ottimale. In questo modo migliora la stabilità e la precisione di guida in ogni situazione, garantendo la massima tranquillità nella marcia anche sulle strade scivolose o sulle superfici innevate.
“Suzuki è fiera di questa commessa.” Ha commentato Massimo Nalli, Presidente di Suzuki Italia, che ha quindi proseguito “L’accordo, da una parte, testimonia l’integrazione del marchio Suzuki nel tessuto sociale italiano e, dall’altra, dà modo a Jimny di mettere al servizio delle Forze dell’Ordine e dello Stato le sue doti di agilità e di robustezza. Siamo certi che la nostra auto sarà all’altezza dei compiti cui sarà chiamata e che dimostrerà la sua attitudine a un impiego “heavy duty”.