Dopo aver impostato la “via più breve” sul navigatore satellitare, una donna segue le indicazioni e si ritrova sull’orlo di un precipizio.
Dopo aver impostato la “via più breve” sul navigatore satellitare, una donna segue le indicazioni e si ritrova sull’orlo di un precipizio.
Attenzione a fidarsi ciecamente del navigatore satellitare: una giovane donna di Sanremo si è infatti trovata pericolosamente vicino a un burrone con la sua auto ed è stata costretta a chiamare i soccorsi.
Motivo? In fase di partenza da una località di montagna e diretta verso la località del Ponente ligure ha impostato il navigatore scegliendo la modalità “percorso più breve” su una strada che era quasi una mulattiera, frequentata più dai contadini col trattore che da automobilisti, che porta ad un burrone.
Accortasi che qualcosa non andava, ha avuto la presenza di spirito di fermarsi e di chiamare i soccorsi, visto che non riusciva nemmeno a fare manovra per ritornare sui suoi passi e seguire – finalmente – la via più rapida. Secondo i pompieri e le forze dell’ordine, giunti sul posto alle 3 e mezza di notte, l’auto della giovane si trovava a meno di un metro da un precipizio profondissimo. L’automobilista, in preda al panico, è stata tratta in salvo.
Peggio era andata in Spagna, nell’ottobre del 2010, a un automobilista senegalese che per seguire le indicazioni di un navigatore non aggiornato era finito con la sua vettura dritto in un lago.
Gli addetti ai lavori suggeriscono di aggiorQunare ogni anno il software del proprio “tom tom” perché la cartografia memorizzata potrebbe essere imprecisa o incompleta oppure potrebbe essere stata tarata per essere più precisa su altri Paesi: se un modello viene costruito per essere esportato – supponiamo – in Francia e poi all’ultimo momento viene destinato all’Italia è possibile che il navigatore sia perfetto per il Paese transalpino e ignori invece le mulattiere italiane.
In questo caso andrebbe cambiata la cartografia, inserendo un cd con le strade del Paese in cui si guida abitualmente.