Da Madonna di Campiglio afferma: “non sono obbligato a vincere”.
Da Madonna di Campiglio afferma: “non sono obbligato a vincere”.
Dopo i proclami di vittoria e il sano ottimismo che lo ha sempre contraddistinto ad inizio di stagione, Fernando Alonso affronta la stampa giunta a Madonna di Campiglio in modo diverso, quasi irritato, e spegne sul nascere i facili entusiasmi che anticipano la nuova vettura di Maranello.
“Non sono obbligato a vincere, nessuno sportivo lo è. Non ho la pallina di cristallo, siamo al 12 gennaio e non posso dire come andrà la stagione. Non sono né ottimista, né pessimista”. Parole che evidenziano una forte tensione psicologica da parte di un pilota giunto alla terza stagione in Ferrari senza nemmeno un titolo in bacheca nonostante l’impegno e le aspettative.
Proprio per questo non si sbilancia nemmeno sulla nuova monoposto che promette miracoli: “ho visto solo numeri e linee sul computer. Il simulatore? È un bell’esercizio per noi piloti, per imparare a spingere i bottoni in uscita di curva. Ma quanto alle informazioni sulla pista, è sempre un punto interrogativo”.
Insomma, Alonso appare più introverso, scorbutico, addirittura irritato quando si parla della sua vita privata e trova parole di stima solo per Robert Kubica, “Per me il più forte pilota del mondo è lui. Gli ho parlato ieri, dopo il nuovo incidente con la gamba. Quando tornerà sarà il migliore sulla griglia”. Salvo poi stemperare un possibile accanimento della stampa su una nuova formazione Alonso-Kubica, attraverso una dichiarazione obbligata su Massa. “Io mi trovo benissimo con Massa”.
Insomma, il clima in Ferrari è teso, molto teso e Alonso è lo specchio della situazione, le immagini sugli sci, le corse dimostrative sulle sportive stradali coprono una pressione che è salita alle stelle ma che forse, incanalata nel verso giusto potrebbe riportare la Ferrari sul tetto del mondo.