Il Maserati Innovation Lab è un polo di eccellenza nell’applicazione della tecnica e della creatività alle nuove frontiere dello sviluppo automotive.
Competenze artigianali, creatività e digitalizzazione: tre delle “voci” che delineano la moderna produzione automotive si incontrano nei processi di progettazione e sviluppo delle eccellenze di prodotto. L’apporto umano alle fasi di realizzazione dei nuovi modelli trova concreta applicazione nelle strutture dedicate all’engineering che tengono conto, dal punto di vista “materiale”, dell’immagine tradizionale dell’azienda e delle esigenze del cliente finale. Maserati, in questo senso, non costituisce alcuna eccezione: il “Tridente” possiede, da tempo, un proprio “laboratorio” di esperienze, i cui obiettivi sono rivolti allo sviluppo di vetture concretamente vicine alle esigenze del pubblico di appassionati.
È il Maserati Innovation Lab, centro di ingegneria “proprietario”, inaugurato nel settembre 2015 (dunque in piena epoca di evoluzione multimediale in chiave product planning da parte dell’intera filiera automotive) e, finora, “blindato” agli occhi del grande pubblico. Per una volta, la sede di Modena del Maserati Innovation Lab ha aperto le proprie porte all’esterno. Del resto, l’occasione era ghiotta: l’evento ha coinciso, nelle scorse ore, con la presentazione di Maserati GranTurismo Zéda, modello “dell’addio” per la gamma GranTurismo e GranCabrio che si congeda dai mercati dopo ben 12 e 10 anni di commercializzazione ed un totale di oltre 40.000 esemplari venduti. Proprio la “specialissima” Zéda rappresenta, per l’immagine del “Tridente”, la summa delle abilità di esecuzione manuale delle rifiniture che vanno a braccetto con tecnologie di nuova generazione riguardo ai processi di assemblaggio. “Last but not least”, accanto al vernissage di Maserati GranTurismo Zéda è stata ufficializzata la data del nuovo corso per il nobile marchio modenese: a maggio 2020 verrà presentato il modello che si candida a raccogliere l’eredità di GranTurismo, e che verrà realizzato a Modena. Gli impianti di via Ciro Menotti, da cui uscirà più avanti anche la relativa declinazione elettrica della imminente supersportiva, sono attualmente in fase di completo aggiornamento. È dunque interessante sapere “come” nasce un prodotto Maserati di ultima generazione; e, per riallacciarsi alla considerazione di apertura, in qual misura la creatività e l’esperienza umane incidono sul progetto.
Qui avvengono i processi digitali
A queste domande risponde il Maserati Innovation Lab, “presentato” da Davide Grasso (dallo scorso luglio direttore operativo Maserati) e Joe Grace (responsabile della Divisione Sviluppo Prodotto del “Tridente”) ed alla presenza del sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli: la struttura modenese, situata in via Emilia Ovest, si incarica della progettazione di tutte le Maserati attualmente in vendita (e, dunque, costituirà una delle basi di ricerca tecnica per la lineup che vedremo a partire dai prossimi mesi), attraverso un apporto di processi digitali chiamati a supportare lo sviluppo del prodotto ponendo – e questo è essenziale – l’essere umano al centro dei processi di sviluppo già nelle prime fasi del programma; dedicando altresì la necessaria attenzione al cliente attraverso uno step di simulazione virtuale che combina sapientemente “hardware” e “software”.
Largo ai giovani
Innanzitutto, alcune cifre che aiutano a meglio comprendere la realtà del centro di ingegneria Maserati. Il Polo di sviluppo – Direzione Tecnica – consta di oltre 1.500 tecnici, suddivisi in tre complessi e cinque sedi di ricerca:
- Modena (via Emilia Ovest; viale Ciro Menotti; via delle Nazioni)
- Grugliasco
- Balocco
Il Maserati Innovation Lab di via Emilia Ovest, dal canto suo, presenta questa “carta d’identità”:
- Estensione: 33.744 metri quadri (14.000 dei quali coperti)
- Forza lavoro: oltre 1.100 tecnici (per la maggior parte ingegneri), che provengono da 17 Paesi
- Età media: circa 37 anni; quasi la metà dei dipendenti sono under 35 e il 20% addirittura under 30. Da sottolineare, in ossequio all’imprescindibile importanza nel dialogo fra istruzione e lavoro, una considerazione evidenziata dalla stessa Maserati in tal senso: “L’organizzazione è cresciuta notevolmente negli ultimi anni attraendo i migliori talenti provenienti dalle principali università italiane, con le quali Maserati collabora attivamente”.
Le tre macro-aree digitali per lo sviluppo del prodotto
Ogni progetto, puntualizzano i tecnici Maserati, avviene con l’apporto di tre tecnologie digitali, tutte rivolte – e ciascuna di esse nel novero delle rispettive funzioni – all’analisi del prodotto-veicolo dal punto di vista dell’utilizzatore finale, con una effettiva attenzione ai costi di progettazione:
- Simulatore statico
- Un nuovo Simulatore dinamico di ultima generazione
- I laboratori per lo sviluppo della User eXperience
Simulatore statico
“Base di partenza” per l’intera experience nel mondo della simulazione da parte di Maserati, esso si compone di un cockpit, tre proiettori ed un “cervello” ad elevata potenza. In questa fase, il guidatore è già al centro dell’attenzione: i tecnici, attraverso questo sistema, sono in effetti in grado di possedere un adeguato effetto di risposta sul cliente risultante dallo sviluppo dei sotto-sistemi veicolo (impianto frenante, sterzo, Abs ed Esc, sperimentazione dei sistemi ADAS di ausilio attivo alla guida) applicato alla creazione di test che mettono in correlazione componenti fisici della vettura con parti simulate: in questo modo, sui “cahier” degli ingegneri è già disponibile un valido banco di prova per lo sviluppo dei nuovi veicoli in tutte le loro caratteristiche.
Simulatore dinamico “new gen”
Si chiama DiM (acronimo che sta per “Driver in Motion”): illustrato dai tecnici del Maserati Innovation Lab come “Il più avanzato e moderno esemplare presente in Europa”, aiuta gli ingegneri del “Tridente” nello sviluppo dell’intera gamma, attraverso lo sviluppo di strategie di controllo proprietarie, che consente una piena integrazione dei sistemi e, all’atto pratico, limitando tempi e costi di sviluppo. Ciò si manifesta rappresentando, in un ambiente virtuale, le più varie dinamiche di guida di un veicolo nell’ambiente reale su una grande varietà di superfici stradali o ambienti, tra cui i più importanti circuiti internazionali. A differenza di molti simulatori che dispongono di sei attuatori per garantire altrettanti “gradi di libertà” (DOF–Degrees of Freedom), il simulatore dinamico del Maserati Innovation Lab, collocato su un cuscino d’aria che fa “galleggiare” l’intera piattaforma sopra al pavimento (per ottenere un movimento dinamico, silenzioso, continuo ed armonico) si avvale di nove attuatori – sei per la piattaforma superiore, tre per quella inferiore -, in virtù dei quali, e pienamente in corrispondenza con la nuova tecnologia DiM, consente di ricreare una esperienza sensoriale di guida quanto più vicina possibile a quella reale. Le modifiche di settaggio – studio delle nuove tecnologie di propulsione elettrificata che rappresenta una delle imminenti “sfide” tecniche per Maserati, distribuzione dei pesi, collocazione esatta del baricentro – sono, quindi, ancora più precise. In termini percentuali rivolti al risparmio di risorse e di tempo nelle fasi di progettazione, indica Maserati, l’impiego del Simulatore dinamico di ultima generazione DiM “Permette di ottenere una riduzione del 50% nel time-to-market di nuovi veicoli, di eseguire il 90% dell’intero sviluppo sul simulatore e di ridurre del 40% l’utilizzo complessivo di prototipi fisici”.
Laboratori di sviluppo User eXperience
Anch’essi fondamentali nella progettazione dei sistemi di interfaccia Hmi (Human-Machine Interface), cioè uno dei temi principali nell’Industria 4.0 (consentono, in poche parole, una sempre più ampia libertà per l’utente nell’impartire comandi alla macchina e ricevere informazioni da quest’ultima), i laboratori di sviluppo della User eXperience che fanno parte del Maserati Innovation Lab procedono di pari passo con la sempre più rapida evoluzione in materia di connettività, ausili alla guida ed elettrificazione: scenari, questi ultimi, che determinano la nascita di un “dialogo” multisensoriale con il veicolo e necessitano l’adozione di strumenti particolarmente evoluti. L’esperienza utente è, quindi, essenziale per la lo studio dell’efficacia e della coerenza degli avvertimenti visivi, acustici e/o aptici nelle condizioni di guida ad elevata automazione; del livello di distrazione dalla guida generato dalle operazioni più frequenti; della raggiungibilità dei comandi e fino alla più completa gamma di informazioni nelle diverse modalità di guida. Nell’area Maserati dedicata alla simulazione è presente un laboratorio dedicato all’ergonomia del veicolo, nel quale si riproducono, nella massima fedeltà, la postura di guida, la visibilità e le interazioni con comandi e i display di bordo e dove il veicolo in sviluppo può essere guidato in qualsiasi scenario in modo estremamente realistico. Da segnalare, in questo senso, il laboratorio di psicoacustica (vi viene sviluppata la “colonna sonora” delle future Maserati: dall’acustica dei comandi al tenore e alla percettibilità degli avvisi sonori dei sistemi ADAS, e così via) ed uno “Skylight Simulator”, che riproduce le condizioni di illuminazione in tutte le ore del giorno, in qualunque periodo dell’anno e in qualsiasi coordinata geografica: con questo simulatore, il tecnico è in grado di studiare le questioni relative ai riflessi, per garantire al conducente una guida senza alcun disturbo visivo, “mantenendo soluzioni accattivanti per forme, materiali, finiture e colori”.