Nonostante il tentativo, andato parzialmente deluso, di dimostrare la resistenza dei vetri antiproiettile, il pickup futuribile ha già raccolto quasi 200.000 pre-ordini.
Il nuovissimo Cybertruck di Tesla ha già raccolto quasi 200.000 ordinazioni. E a questo punto ci si chiede se la “gaffe” fatta giovedì sera da Elon Musk, durante la presentazione del futuristico pickup californiano che si è svolta a Los Angeles, non sia stata in realtà un nuovo modo per far parlare di se. Una strategia, se così fosse, piuttosto anticonformista; anche se non crediamo che l’episodio del “vernissage” sia stato voluto. Ma andiamo con ordine.
La gaffe in diretta mondiale
La “cantonata” presa da Elon Musk durante il “taglio del nastro” del Tesla Cybertruck è stata, viene da pensare, involontaria. Volendo dimostrare le peculiarità del nuovo pickup, il fondatore della factory di Palo Alto ha chiesto a Franz von Holzhausen, designer che ha ricevuto l’incarico di impostarne le linee, una biglia di metallo contro uno dei finestrini “Tesla Armor Glass”, dichiarati antiproiettile. Risultato: cristallo incrinato, pur se è vero che il vetro non è stato attraversato dalla pallina. Medesimo risultato ad uno dei finestrini posteriori: il vetro è stato lesionato dalla sfera, anche se – come è avvenuto nel primo test – il cristallo non è stato attraversato come, con tutta probabilità, potrebbe avvenire nel caso in cui ad essere colpito sia il finestrino “convenzionale” di un’autovettura-standard.
Promosso? Diciamo rimandato
La prova, dunque, non è andata come Musk si sarebbe aspettato; seppure occorre tener conto del fatto che, superato un primo comprensibile momento di imbarazzo fra Musk e von Holzhausen, al pubblico sono state proiettate alcune sequenze video che mostravano i test preliminari compiuti in sede di costruzione del prototipo in cui, effettivamente, la finestratura “Tesla Armor Glass” (materiale realizzato aggiungendo polimeri al vetro stratificato) mostrava di resistere ad oggetti lanciati su di essa. La resistenza della finestratura ai polimeri che equipaggia il Tesla Cybertruck merita, perciò, una prova d’appello.
È già boom di ordinazioni
La settimana, al contrario, sembra si sia aperta molto bene per Tesla: nonostante la gaffe delle scorse sere e il calo dei titoli in Borsa (-5%), Elon Musk, come di consueto affidandosi a Twitter, ha snocciolato un po’ di cifre relative al gradimento che il nuovo pickup dall’immagine volutamente futuribile e che ha richiesto sette anni di progettazione sembra mostrare. I numeri indicati dal fondatore di Tesla parlano chiaro: nello spazio di poche ore, le pre-ordinazioni del Cybertruck hanno raggiunto una quota vicina a 200.000. Niente male per un veicolo che, di fatto, arriverà su strada fra circa un anno e mezzo. Il debutto commerciale di Tesla Cybertruck è fissato per il 2021, e le prime consegne sono previste per il 2022. Già fissati i prezzi, riferiti al mercato USA: si parte da 39.900 dollari, corrispondenti a poco più di 36.000 euro. La manifestazione di interesse, da parte degli utenti, va accompagnata da una caparra di 100 dollari (circa 90 euro).
Il prezzo di partenza riguarda la versione ad un motore elettrico e due ruote motrici; salendo di gamma, la lineup di Tesla Cybertruck comprenderà il modello “Dual Motor AWD” (equipaggiato, cioè, con due motori elettrici e provvisto di trazione integrale), che sarà in vendita a partire da 49.900 dollari; e “Tri Motor AWD” (dotato di ben tre motori elettrici), indicato in listino a partire da 69.900 dollari.