Agile tra le curve, la Nissan Juke 1.6 4WD sfrutta la trazione integrale per abbandonare l’asfalto.
Agile tra le curve, la Nissan Juke 1.6 4WD sfrutta la trazione integrale per abbandonare l’asfalto.
Quando è apparsa sul mercato, la Nissan Juke ha suscitato più di un interrogativo per via del suo aspetto originale e fuori dagli schemi, ma gli automobilisti l’hanno premiata e adesso è diventata l’emblema dei mini SUV. Abbiamo provato la versione al top della gamma, la 1.6 turbo benzina dotata di trazione integrale, che consente di muoversi in sicurezza in condizioni climatiche avverse e permette qualche sortita sulle strade non asfaltate.
Esterno: emblema dell’originalità
La Nissan Juke è sempre un valido argomento di discussione quando si parcheggia davanti ad un bar: il suo stile intriga, incuriosisce, cattura. Certo, non è l’auto adatta per passare inosservati, ma se avete personalità, allora sarà amore a prima vista. La prospettiva più anticonformista è quella frontale per via dei grandi fari tondi che circondano la grande calandra e sono in palese contrasto con i gruppi ottici dal taglio spigoloso. Anche la fiancata è carica di personalità, per via degli ampi passaruota tondeggianti e della maniglia delle porte posteriori annegata nei montanti. Dietro spiccano i gruppi ottici a boomerang e il grande spazio riservato al porta targa.
Interno: a tutto tondo
Il motivo tondeggiante contraddistingue l’interno della Juke a cominciare dalla strumentazione per finire con la parte centrale della plancia, passando attraverso le bocchette d’areazione e il tunnel centrale che avvolge la leva del cambio. Quest’ultimo ha le sembianze di un serbatoio di una moto ed rivestito con un vernice metallizzata che vivacizza tutto l’insieme. Oltre al display touch screen per il navigatore, l’autoradio e il telefono, la consolle centrale annovera un altro schermo che, attraverso la pressione di un pulsante, riferisce informazioni sul clima o sugli aspetti dinamici della vettura. Si può selezionare la temperatura e l’intensità del flusso d’aria, oppure si possono conoscere il livello di carica della batteria, la coppia erogata al momento, l’accelerazione laterale e la potenza richiesta al motore in tempo reale. Volendo si può anche verificare se il proprio stile di guida è ecologico o meno. Tutti questi parametri vengono proiettati sul display più basso una volta che si seleziona il tasto D-Mode e successivamente le opzioni, Normal, Sport ed Eco. A parte il lato tecnologico, l’abitacolo della Juke è solido, spazioso per 4 persone, mentre il bagagliaio ha una volumetria inferiore a quella della versione a 2 ruote motrici per via dello spazio sottratto dalle nuove sospensioni posteriori e passa da 251 litri a 207 litri.
Al volante: quel carattere che non ti aspetti
Quando si parla di auto a baricentro alto di solito la guidabilità è sacrificata al comfort, alla posizione di guida rialzata, e alla sicurezza. Non è il caso della Juke più sportiva, dove i benefici del SUV si coniugano con l’agilità di una vettura compatta. Basta percorrere pochi chilometri per comprendere che non è per niente impacciata nel misto e capire che, volendo, si può spingere sul gas sfruttando in pieno uno sterzo reattivo e una trazione integrale che interviene al momento del bisogno.
Certo, sull’asfalto asciutto si può selezionare la modalità 2WD, mentre nelle condizioni più estreme si può lasciare la trazione integrale sempre in presa, ma noi abbiamo preferito mantenere l’inserimento automatico delle 4 ruote motrici, per sopperire alle eventuali perdite d’aderenza. In questo modo la Juke esce dalle curve con una motricità che non ti aspetti e fra i tornanti ti consente di utilizzare l’acceleratore prima del solito, ma attenzione a non giocare troppo con la sua massa; in discesa, in prossimità di curve strette, le frenate troppo impegnative potrebbero alleggerire il posteriore, ma si tratta di un comportamento a cui è possibile rimediare rilasciando il pedale e che potrebbe essere sfruttato dai guidatori più smaliziati.
Ovviamente guidando in questo modo, selezionando la modalità sport che rende più reattivo il cambio automatico a variazione continua di rapporti CVT e la risposta all’acceleratore più pronta, i consumi, che normalmente si attestano intorno ai 10/11 km/l, salgono e le soste dal benzinaio diventano più frequenti. Meglio utilizzare il tasto Normal oppure, quello Eco, che consente di tenere sotto controllo la vostra guida con delle simpatiche stelle che diventano tutte di colore giallo e ravvivano il display più basso quando l’andatura diventa meno dispendiosa e più ecologica.
Anche viaggiando a velocità costante la Juke non delude, il suo 4 cilindri in linea da 1,6 litri dotato di turbo, iniezione diretta di benzina e fasatura variabile, capace di sprigionare 190 CV e 240 Nm di coppia, gira sornione e l’abitacolo è avvolto nel silenzio, mentre il cambio lavora senza sforzo apparente e la strada scorre sotto le grandi ruote. Certo, la disponibilità immediata di potenza e la coppia disponibile a soli 2000 giri sono una bella garanzia nel caso si verificasse la necessità di trarsi d’impaccio da una situazione d’emergenza o qualora ci fosse bisogno di effettuare un sorpasso rapidamente. D’altra parte, gli 8,4 secondi necessari per raggiungere i 100 km/h partendo da fermi e i 200 km/h di velocità massima, rappresentano numeri di tutto rispetto per questo SUV lungo poco più di 4 metri.
Valida anche sui terreni difficili
Pratica, comoda e veloce, sulle strade asfaltate, dove non risente delle sconnessioni e può contare su un assetto con poco rollio, la Juke 4X4, che vanta anche una sospensione posteriore multilink al posto di quella a ruote interconnesse presente sulle sorelle a trazione anteriore, si difende bene anche quando affronta i terreni accidentati, gli sterrati e le strade innevate. Merito di una trazione integrale che, tramite due frizioni a controllo elettronico trasferisce la coppia al retrotreno e la ripartisce tra le due ruote posteriori. In questo modo, la ruota con più presa può ricevere più coppia motrice ed aiutare l’auto ad uscire da situazioni impraticabili per le vetture convenzionali. L’abbiamo provata sugli sterrati dove ha superato in tranquillità anche il fango e l’abbiamo guidata sulla neve, riuscendo a transitare in punti preclusi alle altre vetture dotate di catene, anche sul ghiaccio la Juke ci ha convinto e ci ha rassicurato dimostrandosi un’auto sicura per tutta la famiglia.
Tuttofare a 27.670 euro
La cifra di 27.670 euro rappresenta un esborso abbastanza impegnativo, che supera di oltre 3.000 euro quello necessario per acquistare l’analoga versione a 2 ruote motrici, ma è comunque giustificata dai contenuti e dalla possibilità di avere un’auto da usare a 360° e in ogni condizione. Infatti, la sospensione posteriore multilink migliora il comportamento su strada e la trazione integrale Nissan è una garanzia anche sulla neve. Inoltre, la dotazione di serie è davvero completa e annovera il cambio automatico, il navigatore satellitare con telecamera per la retromarcia, il sistema bluetooth, i fendinebbia, i retrovisori ripiegabili elettricamente, i cerchi in lega e il controllo automatico della velocità. Sul nostro esemplare erano presenti anche gli interni in pelle e la vernice metallizzata, ma sono optional di cui si può fare a meno.