Abbiamo messo alla prova la nuova Nissan Juke dotata della più recente motorizzazione 1.2 turbo benzina.
Abbiamo messo alla prova la nuova Nissan Juke dotata della più recente motorizzazione 1.2 turbo benzina.
Sfrontata, sbarazzina, frizzante, sono solo tre dei numerosi aggettivi che possono rendere l’idea della vettura che abbiamo testato. la nuova Juke, il piccolo, ma non troppo, urban crossover nipponico inconfondibile arma di successo in questo settore fin dal suo esordio avvenuto 5 anni fa. Oggi con il recente restyling ci ha dimostrato di essere ancora al passo con le tendenze grazie alla nuova motorizzazione 1.2 turbo benzina provata e agli affinamenti stilistici.
Esterni: una personalità inconfondibile
Una estetica che colpisce fin dal primo incontro, dichiarando amore o odio a prima vista, una linea personale ed unica, un misto tra un suv e una coupé, capace di farla irrompere nel suo settore come una valanga di emozioni a fior di pelle. Il primo approccio con l’esemplare provato in un vistoso Ink Blue metallizzato con sfacciate finiture a contrasto opzionali bianche, ci ha lasciato perplessi e disorientati. È proprio quella la chiave del cosiddetto “effetto Juke”, stupire disorientare per poi conquistare immediatamente o dopo aver ammirato gli sguardi e le affascinate impressioni di chi ci ha notato passare ma che ci aveva visto molte altre volte alla guida di vetture nuove e diverse senza sentire lo stimolo di seguirci con lo sguardo osservandoci con più attenzione. Il restyling targato 2014 ha donato quel tocco di personalità in più alla vettura, intervenendo con un mid-life update dedicato principalmente ai fari anteriori e posteriori, ora più personali e sporgenti grazie al nuovo profilo a boomerang nonché migliorati nella tecnologia visiva adottata, ai paraurti anteriori e posteriori, resi ancor più personali ed aggressivi e alle calotte degli specchi retrovisori, dotate per l’occasione di frecce integrate a led. Nuovi anche i bellissimi cerchi in lega da 18″ con gomme ultra ribassate 225/45, non sempre adeguate a vincere la sfida quotidiana con buche improvvise e scarsa manutenzione delle italiche strade.
Interni: stile bike e accenti colorati
Con un abitacolo personale fin dall’esordio dichiaratamente ispirato nelle forme di alcuni componenti alle superbike, come per esempio il tunnel centrale che all’altezza del cambio sembra il serbatoio di una moto sportiva, la Juke non disillude le aspettative di originalità ampiamente esposte con il suo design esteriore. Gli interni, personalizzabili con numerosi accenti colorati intonati con le finiture esterne a contrasto, rendono l’abitacolo quanto mai vivo e giovanile, come sulla vettura provata ampiamente personalizzata con inserti bianchi metallizati in tinta con l’intero tunnel centrale. La vita a bordo di Juke è ancora più pratica rispetto alla precedente versione, grazie all’ aggiornamento dell’infotainment di bordo con il Nissan Connect e al bagagliaio ampliato del 40%. Questa ultima possibilità, disponibile solo sulla versione a due ruote motrici, come quella provata, prevede un ulteriore utilissimo vano bagagli supplementare diviso dal vano principale da una paratia facilmente asportabile, che finalmente rende il giudizio sulla capacità di carico all’altezza delle necessità. La posizione di guida rialzata tipica della tipologia di vetture a cui la nostra sbarazzina nipponica appartiene favorisce il dominio della strada, anche se la conformazione del padiglione non permette una visuale posteriore esaltante.
Manca purtroppo la possibilità di regolare il volante in profondità, cosa che avrebbe reso ottimale la già buona ergonomia dell’abitacolo dotata di sedili avvolgenti e ben profilati. Impianto audio di serie adeguato ma non entusiasmante e climatizzatore efficace spostano la nostra attenzione sulla consolle centrale, dove oltre al display principale del navigatore satellitare e di tutte le ulteriori funzioni dell’infotainment, appare un ulteriore piccolo schermo dedicato a mostrare le funzioni relative al climatizzatore o alla dinamica di guida. Selezionando con gli appositi tasti le funzioni Climate o D-Mode, sia il display che i relativi tasti che lo circondano cambiano modalità e funzioni, permettendoci di visualizzare e intervenire sul climatizzatore o sulle impostazioni di guida più o meno ecologica ma anche sportiva. Con un abitacolo ben dimensionato per ospitare comodamente quattro persone, anche se al posteriore si deve fare i conti con una visibilità sui 360 gradi ridotta che paga lo scotto di una linea di cintura alta e della profilatura del padiglione abbastanza spiovente, Juke non delude le aspettative di chi, affascinato dal suo stile inconfondibilmente personale, deciderà di farsi accogliere nel suo moderno soggiorno.
Su strada: piacevole e divertente
La posizione di guida alta sulle quattro generose ruote, abbinate ad un assetto ben bilanciato tra rigidezza e comfort e ad uno sterzo preciso garantiscono una semplicità di guida e un andamento sbarazzino che ha indubbiamente contribuito alla diffusione di questa vettura. Sull’esemplare provato, dotato dei cerchi da 18″ la tenuta di strada e il grip dei generosi pneumatici hanno esaltato queste caratteristiche mostrando una dinamica di guida che strizza volentieri l’occhio alla sportività. Se non fosse per il nuovo 1.197 cc. 4 cilindri turbo benzina ad iniezione diretta da 115 Cv che mostra prepotentemente i muscoli fin dai bassi regimi ma che poi non mantiene le prerogative nel resto dell’allungo e nella ripresa con le marce alte, sarebbe stata una vettura ideale da vivere e guidare anche con passione. Per il resto la Coppia motrice di 190Nm disponibile tutta già a 2000 giri/min garantisce un rapido disimpegno in città nei trafficati confronti urbani. Prendendo in considerazione la voce sicurezza abbiamo riscontrato la presenza di un impianto frenante sufficientemente proporzionato, costituito da 4 dischi di cui i due anteriori auto ventilanti, tuttavia nelle frenate energiche al limite la vettura in prova ci ha rivelato una certa tendenza ad alleggerire e a rendere poco preciso il retrotreno. Alla voce consumi, il piccolo 4 cilindri, creato con la prerogativa di contenerli pur non rinunciando al brio ci ha dimostrato di essere poco assetato e vicino ai valori dichiarati solo con un uso estremamente attento e scrupolosamente metodico in modalità eco, basta molto poco comunque per farsi prendere la mano ricorrendo ad un uso eccessivo del cambio a 6 marce vanificando i buoni propositi e vedendo scendere l’indicatore del carburante più velocemente del dovuto.
Prezzo: in linea con la concorrenza
Una vettura ampiamente personalizzabile con una vasta scelta cromatica che spazia dal sobrio all’estremamente giovanile ottenibile con numerose personalizzazioni estetiche che vanno dagli inserti colorati in contrasto con la carrozzeria agli adesivi per le fiancate, il tetto e il cofano motore come la moda impone per le vetture maggiormente di tendenza. La versione 1.2 turbo Acenta provata ha un listino che parte da 19.000 euro e rappresenta l’allestimento base disponibile per questa motorizzazione. La vettura provata con il pack color completo che comprende anche i cerchi in lega nella misura più grande disponibile, la vernice metallizzata, il Nissan Connect con retrocamera ha raggiunto i 21.400 euro. Una cifra allineata con la concorrenza che a volte però offre qualche accessorio in più di serie, ma che va sempre confrontata con le convenienti offerte riservate alle varie versioni che Nissan potrebbe avere in corso al momento del nostro ordine.