Mattia Binotto, Team Principal della Scuderia Ferrari, ha annunciato che la prossima monoposto per la Formula 1 2020 verrà presentata l’11 febbraio.
La stagione 2019 di Formula 1 si è conclusa da poche settimane, con il titolo piloti per Lewis Hamilton (al suo sesto iride personale) e con il costruttori ad appannaggio di Mercedes che vince ininterrottamente il mondiale dal 2014.
Il debutto della nuova monoposto 2020
Per la Scuderia Ferrari è stato un anno in chiaroscuro, fatto più di rimpianti e di amarezze che di gioie. Il Cavallino può festeggiare, tuttavia, le due importanti vittorie di Charles Leclerc (Spa e Monza), al suo primo anno vestito di rosso, e l’acuto di Sebastian Vettel a Singapore. Per il resto la scuderia di Maranello ha spesso e volentieri inseguito vanamente gli avversari, Mercedes e Red Bull. Alle porte però si avvicina a grandi falcate la stagione 2020, quella che si presume del riscatto. Il Team Principal, Mattia Binotto, ha annunciato che la futura monoposto di Ferrari verrà svelata l’11 febbario.
Le parole di Binotto
La Ferrari sarà una delle prime scuderie a presentare la macchina per la prossima stagione, e questo lo spiega Mattia Binotto in persona: “Perché vogliamo, anche in ottica affidabilità, intensificare quelle che sono le prove di omologazione a banco. Sarà uno sviluppo di quella attuale, lo prevede la stabilità di regolamento. Si baserà su quello che abbiamo imparato quest’anno, quindi è una macchina che nascerà con molto più carico aerodinamico rispetto a quella di oggi, ma di conseguenza anche con molta più resistenza all’avanzamento, che è scontato. Non ci aspettiamo l’anno prossimo di avere la vettura più veloce sui rettilinei, come concetto, quindi non dico che copieremo gli altri, ma ci adatteremo a quello che ormai abbiamo visto essere il comportamento delle gomme, che rimarranno le stesse l’anno prossimo, regolandoci di conseguenza nella progettazione della macchina”.
I tecnici del Cavallino lavoreranno soprattutto sulle performance di gara, cercando una misura perfetta per avere equilibrio tra velocità e gestione ottimale delle gomme: “Dobbiamo cercare di far lavorare le gomme, abbiamo bisogno ancora di più carico – ha aggiunto Binotto – non tanto per la qualifica, perché siamo stati spesso veloci in qualifica, ma più che altro per il passo gara, dove con più carico uno riesce anche a gestire meglio il degrado delle gomme stesse. È una macchina sulla quale stiamo puntando ad aumentare il più possibile il carico verticale a discapito della resistenza all’avanzamento”.
Anche il motore riceverà una certa cura, come spiega sempre il Team Principal: “La power unit è fortemente rivista anche da un punto di vista dell’architettura, soprattutto nella parte alta, nelle teste. Malgrado ormai ci sia stabilità di regolamento dal 2014, pensiamo che ci sia ancora molto da fare. Quindi un progetto power unit fortemente rivisto. È una macchina che avrà ancora il colore opaco, perché il tema del peso quest’anno, e a maggior ragione lo sarà l’anno prossimo, è critico, credo per tutti i team, man mano che si raggiungono prestazioni di solito, perché si aggiungono dei sistemi vettura che aumentano il peso. Inizieremo a girare con una vettura muletto l’8 di febbraio in pista, con una vettura modificata di quest’anno”.