Cerchiai (Ania): “Il ribasso è merito di una vivace concorrenza nel settore”. Ma servono nuove misure per sostenere il comparto
Cerchiai (Ania): “Il ribasso è merito di una vivace concorrenza nel settore”. Ma servono nuove misure per sostenere il comparto
.
“Negli ultimi quattro anni, il prezzo medio dell’assicurazione RC auto si è ridotto dell’8,3%”. Così Fabio Cerchiai, presidente dell’Ania, l’Associazione nazionale fra le Imprese Assicuratrici (www.ania.it), ha fatto il punto sul settore durante un’audizione al Senato nella Commissione straordinaria per la verifica dell’andamento generale dei prezzi al consumo.
In particolare, la riduzione, ha spiegato il numero uno dell’Ania, “è stata pari a -1,5% nel 2005, -0,8% nel 2006, -2,7% nel 2007, -3,6% nel 2008. In termini reali, ossia al netto dell’inflazione – pari nel periodo al 9,5% – il prezzo medio della copertura RC auto è diminuito nel quadriennio di circa il 16%”.
Cerchiai ha spiegato che questa riduzione“è stata consentita da una vivace concorrenza, resa possibile dal fatto che le imprese, dopo le forti perdite conseguite nei primi anni successivi alla liberalizzazione, avevano raggiunto nel biennio 2002-2003 l’equilibrio dei conti, conseguendo poi tra il 2004 e il 2007 utili contenuti ma coerenti con la rischiosità dell’investimento e la rilevanza sociale della RC auto”.
Il calo dei prezzi per la copertura assicurativa però difficilmente potrà continuare nell’esercizio in corso. “I risultati del conto economico del 2008 mostrano per l’intero mercato che i ricavi hanno a malapena coperto i costi”. In altre parole “i prezzi sono diminuiti, mentre i costi complessivi non si sono ridotti”. Una condizione che di fatto ha azzerato gli utili delle compagnie assicurative.
Il presidente Ania ha quindi puntato il dito contro le misure di liberalizzazione introdotte dall’ex ministro Bersani; in particolare, quelle riguardanti le “norme in materia di clausole bonus/malus, che hanno di fatto obbligato le imprese all’applicazione di sconti impropri’ e al ‘divieto di esclusiva nella distribuzione dei contratti, che spinge al rialzo i costi di intermediazione in quanto le reti agenziali (ex) monomandatarie hanno sfruttato il maggior potere contrattuale chiedendo e spesso ottenendo sotto varie forme un aumento dei compensi”.
Cerchiai ha infine chiuso il suo intervento ponendo l’accento sulla mancata soluzione dei problemi cronici che da anni colpiscono il settore; in primis quello delle frodi ai danni degli assicuratori e quello della sicurezza stradale. “Se non si troveranno adeguate soluzioni a queste problematiche – ha ribabito – i costi della RC auto non si ridurranno e, quindi, difficilmente i prezzi della copertura potranno continuare a scendere. La nostra rete stradale è inadeguata, obsoleta, spesso congestionata. Registriamo la media più elevata di danni alla persona per incidente (21%,contro una media europea del 10%). Le frodi nelle richieste di risarcimento dei danni costituiscono, soprattutto in alcune aree del paese, un fattore distorsivo veramente grave”.