Sportività entry level e agonismo da strada, la doppia faccia della sportività Renault messa a confronto.
Sportività entry level e agonismo da strada, la doppia faccia della sportività Renault messa a confronto.
Abbiamo guidato e confrontato la piccola Renault Twingo GT Gordini su strada e la cattiva Megane 2.0 RS su strada e pista, le due vetture agli antipodi della gamma sportiva Renault. La prima rappresenta l’ingresso alle vetture sportive della Losanga, impreziosita dall’inconfondibile personalizzazione dedicata all’omonimo preparatore che a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 sapeva far volare le vetture francesi. La seconda riporta direttamente su strada, senza mezzi termini, la tradizione agonistica della casa d’oltralpe, con un risultato che la vede primeggiare nel confronto con le altre sportive a trazione anteriore di pari cilindrata.
Esterni: sfida a colpi di restyling
Twingo GT Gordini
Un design giovanile con la giusta personalizzazione sportiva per la Twingo, dedicato a chi ama farsi notare in tutte le circostanze senza mai esagerata, che prefigura in maniera eccellente la dinamicità d’insieme del mezzo senza sott’intendere l’irraggiungibile, vestendo come un abito sartoriale la sportività equilibrata di una vettura capace di appagare una larga fetta di potenziali clienti. Il restyling 2012 non ha fatto altro che giovare alla sbarazzina vetturetta francese che ora si presenta con un frontale decisamente più grintoso, perfettamente in linea con la caratterizzazione sportiva di questa versione. Le caratterizzazioni sportive tipiche dell’allestimento Gordini, con doppio “stripping” adesivo che segue il profilo della vettura, loghi laterali Gordini, cerchi specifici diamantati neri dal design racing in stile retrò, finiture in grigio su specchi, alettone posteriore, cornici dei fari anteriori e nero lucido per il paraurti posteriore, fanno tutto il resto sposandosi alla perfezione con l’indole dinamica e sbarazzina della vettura.
Megane RS
La Megane RS è una vettura che non passa mai inosservata, dalla linea filante ed aggressiva che anche da ferma sottintende tutto il dinamismo infuso della cura dei tecnici di Renault Sport. Una coupé fatta di sostanza e non di sola apparenza, dove ogni licenza aerodinamica è finalizzata ad un risultato concreto in termini di prestazioni e comportamento stradale. Evidente il richiamo stilistico all’esperienza Renault in Formula Uno, con la particolare forma dello spoiler anteriore incastonato in un frontale spiovente con finiture nero lucido, studiato per far respirare al meglio il potente motore turbocompresso. Di notevole effetto i grandi passaruota allargati con prese d’aria di estrazione all’anteriore che stentano a contenere i cerchi in lega da 18 con finitura nero opaco, le minigonne sportive, lo spoiler posteriore, e lo scarico centrale cromato di grandi dimensioni ospitato nella parte bassa del paraurti posteriore, dove la particolare forma di questo componente dotato di pinnette consente una efficace estrazione dell’aria dal sottoscocca.
Interni: sportività a fior di pelle
Twingo GT Gordini
Parlare di Twingo ha da sempre significato abitabilità e versatilità, grazie alla soluzione del divano posteriore scorrevole che nella versione provata si è evoluto lasciato il posto a due poltroncine reclinabili e scorrevoli separatamente, con un’escursione totale di ben ventidue centimetri, capaci di far raggiungere alla vettura livelli di abitabilità da primato sia nella sua categoria che nei confronti di vetture più grandi. La capacità di carico varia così dai 230 ai 959 decimetri cubici. Nell’abitacolo, omologato per quattro persone, prevale il contrasto cromatico tra i vari toni di grigio dei materiali adottati e il blu Gordini che arricchisce: sedili sportivi, pannelli porta, corona del volante, contagiri, pomello cambio e profilo dei tappetini. Il logo Gordini ricamato su questi ultimi e ripetuto su contagiri a fondo bianco, tunnel centrale, pomello del cambio e poggiatesta, ci ricorda che siamo alla guida di una utilitaria dall’indole sportiva con tanto di segno di riferimento del punto zero sellato nella parte più alta della corona del volante come si usa sulle sportive vere.
Megane RS
Salire a bordo dell’abitacolo della Megane RS significa calarsi in un mondo fatto essenzialmente di sportività ed accessori specificatamente studiati per un uso estremo della vettura. Cominciando dai sedili Recaro opzionali, regolabili in altezza che avvolgono completamente gli occupanti garantendo sempre il giusto feeling con la vettura, per arrivare al bel volante in pelle a tre razze e alla pedaliera in alluminio ottimizzata per la manovra del punta-tacco. Tutto questo abbinato al quadro strumenti con contagiri in colore giallo ed avvisatore acustico di cambio marcia, e alle finiture in vero carbonio della plancia, rende perfettamente l’idea di cosa ci si può aspettare dopo aver premuto il tasto di avviamento dei 250 cv di questo purosangue.
A scandire le note delle nostre scorribande su strada e pista ci pensa il display Rs, vera chicca ottenibile con il pacchetto opzionale cup, presente sull’esemplare provato, che mostrando la telemetria completa della vettura in movimento ci rende ancora più partecipi della sublime esperienza di guida di questa vettura. Infatti sul monitor, oltre a poter scegliere varie impostazioni della risposta all’acceleratore, da “snow” per fondi a scarsa aderenza fino ad ed “extreme” per i nostri track-day, si possono parametrizzare i valori di accelerazione laterale, frenata, potenza erogata, temperature di acque e olio, temperatura aria in ingresso motore, tempo sul giro e accelerazione sia sullo 0-100Km/h che sui 400 metri. Con tutto questo ben di Dio a disposizione e le millimetriche regolazioni del posto guida – che permettono di assumere sempre la posizione di ergonomia massima – la visibilità posteriore molto scarsa e l’impianto stereo Arkamys opzionale dalla resa perfettibile, passano decisamente in secondo piano.
Comportamento su strada: la resa dei conti
Twingo GT Gordini
La strada è il terreno di gioco ideale per la Twingo Gt Gordini che mantiene quello che la sua caratterizzazione sportiva promette senza strafare, grazie ad una taratura dell’assetto adatta sia ad affrontare le insidie del pavé cittadino per i nostri spostamenti quotidiani che le curve e controcurve dei fine settimana fuori porta. Sicura ed istintiva con una guida adatta anche ai meno esperti, la vetturetta francese dimostra un comportamento stradale tendenzialmente sottosterzante alle andature più concitate, limitato solamente dall’intervento, peraltro non eccessivamente invasivo dei controlli elettronici. Lo sterzo risulta preciso e la frenata pronta ed intensa anche se al posteriore sono presenti dei freni a tamburo al posto dei più performanti freni a disco.
Il motore 1149 cc. quattro cilindri sovralimentato 16 v con 100 CV e 155 Nm di coppia a 3500 giri permette alla vettura di raggiungere i 185 km/h molto rapidamente, arrivando a 100 Km/h in 9,8 secondi, grazie alla buona spaziatura del cambio dagli innesti precisi ma non rapidissimi e alla capacità dell’unità propulsiva di respirare bene anche ai giri più elevati. Tutto questo abbinato alla gommatura ribassata 185/55 R15, e al peso ridotto del corpo vettura(980Kg.), promette ai più smaliziati divertenti e brillanti sessioni di guida sia sul misto tortuoso di una prova speciale in montagna che nei limiti consentiti da una partenza tra semaforo e semaforo. I consumi riscontrati risentono molto dello stile di guida e vanno dai 6 lt/100Km per andature normali fino a raddoppiarsi se cerchiamo di spremere tutte le potenzialità della vettura avvicinandoci al limite.
Megane RS
Non si può essere indifferenti quando ci si accinge a provare una vettura che ha stabilito il record per la sua categoria sull’anello verde del Nurburgring, tanto che per capire fino in fondo le potenzialita della sportiva Megane RS abbiamo deciso di sottoporla ad una duplice prova, su strada e su pista, utilizzando il Circuito Internazionale di Viterbo. Una pista molto tecnica perché non estremamente veloce a causa delle sue molteplici curve, ci ha permesso di mettere veramente alla frusta tutti i componenti di questa meravigliosa coupé. I 250 cv del motore 2.0 turbo che eroga 340 Nm di coppia a 3000 giri/m, abbinati alla ottimale messa a punto di autotelaio e sospensioni, permettono una guida veramente millimetrica sia sui tortuosi saliscendi di montagna che tra i cordoli della pista. Merito anche del differenziale autobloccante ottimizzato GNK Driveline, dei generosi freni Brembo con pinze rosse a vista e dello sterzo sempre preciso a tutte le andature. L’accelerazione dichiarata di 6,1 secondi da 0 a 100 Km/h è stata raggiunta e leggermente migliorata anche durante la nostra prova, mentre per ovvi motivi non ci siamo potuti spingere a toccare i 245 Km orari di velocità dichiarata.
Guidare la Megane RS è un esperienza entusiasmante grazie alle sue qualità di sportività estrema che però non interferiscono troppo con le esigenze di comfort dettate dall’uso quotidiano. Certo le sospensioni sullo sconnesso sono abbastanza rigide e le manovre di parcheggio poco agevoli a causa della scarsa visibilità posteriore, ma si tratta di cose che vengono abilmente ripagate dal piacere di guida di questa Renault. Sia con i controlli elettronici inseriti che senza la vettura fa tutto quello che il pilota le richiede adattandosi alle diverse caratteristiche del fondo stradale grazie alle molteplici regolazioni a disposizione del guidatore. Su pista, dopo numerosi giri a ritmo serrato, sono emersi solamente i limiti di una gommatura dalla ottima risposta stradale non pensata però per l’uso agonistico, un leggero indurimento della risposta dei freni ed una manovrabilità del cambio perfettibile. Con l’Esp disattivato i leggeri allargamenti del posteriore in staccata e la libertà di erogazione del possente 2.0 litri hanno sciolto le briglie ad una vettura nata per entusiasmare e divertire il fortunato possessore. Se si vuole ottenere il massimo delle prestazioni la voce consumi ne risente notevolmente con picchi anche di 16-17 litri per 100 Km, ma questa è un’altra storia che interessa poco a chi si vuole far coccolare dalle brucianti accelerazioni e dal suono impetuoso di questa entusiasmante vettura.
Prezzi: adeguati ai contenuti
I prezzi delle vetture oggetto della prova non ci sono sembrati eccessivi, soprattutto se paragonati con le dotazioni offerte e con le buone caratteristiche delle vetture. Per la Megane poi i risultati di sportività estrema difficilmente eguagliabili da altre concorrenti e la evidente cura nella messa a punto dei componenti non ci fanno di certo rimpiangere i quasi 30.000 Euro necessari per entrare a far parte dei suoi sostenitori, anche se per ottenere il massimo dalla vettura acquistando il telaio cup ed il pacchetto di accessori presenti sull’esemplare provato dobbiamo essere pronti a sborsare oltre 35.000 Euro.