La vettura elettrica con autonomia estesa potrebbe ricevere un potente 2.0 litri turbo, anche se rimangono molti dubbi in merito.
La vettura elettrica con autonomia estesa potrebbe ricevere un potente 2.0 litri turbo, anche se rimangono molti dubbi in merito.
La Chevrolet Volt, la più famosa auto elettrica ad autonomia estesa, potrebbe essere aggiornata nel 2014 con un inedito motore termico (che consente la ricarica delle batterie). Secondo alcune indiscrezioni riportate dalla stampa americana, l’attuale unità a benzina da 1.4 litri potrebbe essere sostituita con un motore di cilindrata superiore e dotato di sovralimentazione che lo renderebbe ben più potente. La piccola unità a benzina sembra infatti una seconda scelta degli ingegneri Chevrolet, a causa delle scarse condizioni economiche in cui versava il costruttore ai tempi del lancio della vettura EREV.
La seconda generazione della Volt potrebbe essere equipaggiata con il 2.0 litri turbo utilizzato anche sulla Buick Verano. Quest’ultima e la Volt utilizzano la stessa piattaforma denominata Delta II, la quale permetterebbe di condividere anche il potente 2.0 litri, che potrebbe essere declinato in una potenza compresa tra i 220 e i 270 CV. Questo propulsore potrebbe quindi essere usato anche sulla “gemella” europea Opel Ampera e sulla Cadillac ELR, anch’essa realizzata sul pianale della Volt.
Il dubbio che sorge spontaneo riguarda l’elevata potenza del propulsore in questione che inevitabilmente farebbe innalzare i consumi di carburante e i costi della vettura. L’attuale Volt infatti sfrutta un motore elettrico da 150 CV abbinato al già citato propulsore 1.4 litri a benzina da 86 cavalli, capace di caricare la batteria agli ioni di litio del motore elettrico aumentando l’autonomia estesa della vettura fino a quota 500 km (con le batterie l’autonomia risulta di soli 60 km) e consumando solamente 1,2 l/100km di carburante. Per il momento Chevrolet non ha né confermato e né smentito questo tipo di indiscrezioni.