Indiscrezione raccolta dal magazine Autocar: il vicepresidente Toyota Europe indica che i tempi sarebbero maturi per lo sviluppo di uno Sport Utility di taglia small.
Vedremo un “baby-SUV” sviluppato sul medesimo pianale di Toyota Yaris? È una ipotesi, che tuttavia – secondo una indiscrezione “captata” in queste ore dalla stampa di oltremanica – potrebbe essere sul taccuino degli impegni da parte dei vertici del colosso giapponese. Del resto, un veicolo di segmento “Sport Utility” e di fascia bassa (per dimensioni), dunque in grado di costituire un argine all’”offensiva” Fiat 500X, Jeep Renegade, Nissan Juke e Renault Captur (soltanto per citare alcune delle attuali proposte di pari livello; e l’elenco è in ogni caso ben più articolato), rappresenterebbe un “quid” in più, per Toyota, utile ad ampliare la propria incidenza di mercato, soprattutto in Europa dove le vetture “a ruote alte” vanno da tempo per la maggiore.
Arriverà fra due anni?
Tempi e modi di sviluppo sono, al momento, tutti da decidere e da ufficializzare, almeno dal punto di vista delle strategie corporate. Se ne ipotizza la presentazione “nel 2020”, ed il lancio commerciale da metà 2021. La “voce di corridoio”, nella fattispecie, è stata raccolta da Autocar, e porta la firma del vicepresidente esecutivo di Toyota Europe Matt Harrison. Il dirigente delle attività europee avrebbe di fatto ammesso che Toyota possiede, sui propri tavoli, l’idea di considerare la possibile espansione della lineup SUV verso un segmento “small”. Ciò, in quanto è appunto il gradimento dei mercati, che premia la produzione Sport Utility in termini di vendite, a suggerire l’eventuale ampliamento della gamma SUV ad un modello di ridotto ingombro rispetto all’attuale proposta C-HR, che dal canto suo riveste – per immagine personale – un ruolo-bridge fra il veicolo SUV propriamente detto, lo Sport Utility di tipo coupé ed il crossover. Toyota C-HR è quindi, per intenderci, a sua volta “differente” da Nissan Qashqai e Peugeot 3008. La crescita delle vendite per il segmento SUV potrebbe, all’atto pratico, giustificare lo sviluppo di una proposta “urban-SUV”.
È d’altro canto assodato che le vetture di fascia “super-mini”, come Toyota Yaris (per restare “in famiglia”), Ford Fiesta, Renault Clio, Fiat Panda e similari riscuotono un buon successo in molti mercati europei, e riescono a “reggere” meglio di quanto, ad esempio, riescono a fare le berline di maggiori dimensioni contro i crossover. Tuttavia, anche il segmento B-SUV è in fase di crescita.
Da Yaris all’evoluzione Sport Utility
Da qui, l’ipotesi: realizzare – presumibilmente in un’ottica a breve-medio termine, viene da supporre – una vettura che costituisca un “upgrade” strutturale rispetto a Toyota Yaris. La “base di partenza” non mancherebbe: la piattaforma modulare Toyota New Global Architecture Tnga-B, che ha debuttato proprio quale “ossatura” della recentissima nuova generazione di Toyota Yaris e che, dal punto di vista tecnico, porta in dote l’adozione di nuovi procedimenti di engineering relativi a stampaggio ed assemblaggio, un baricentro ancora più preciso in virtù del posizionamento del posto di guida più verso il centro, e – similmente alle altre tipologie di pianale Tnga, la collocazione delle ruote verso le estremità del veicolo. Autocar rivela, a questo proposito, che il nuovo “baby-SUV” avrebbe già ottenuto “disco verde” dai piani alti di Toyota in Giappone. Da qui ad ipotizzarne lo sviluppo quale “evoluzione-Sport Utility” (o “urban-SUV” da mantenere sui 4 m di lunghezza) di Toyota Yaris “new gen”, il passo sarebbe ragionevolmente breve.
Potrebbe essere ibrido
Individuare, per il telaio del nuovo Sport Utility “di taglia small”, la piattaforma Tnga-B, equivale ad immaginarne l’adozione di sistemi di propulsione elettrificati. In effetti, considerato il posizionamento della eventuale gamma su livelli di prezzo leggermente più elevati in rapporto a quelli di Yaris, potrebbe darsi che Toyota scelga, in fasi di definizione delle unità motrici, di evitare il motore 1.0 benzina di ingresso alla gamma Yaris, per concentrarsi sul 1.5 benzina a tre cilindri a ciclo Atkinson, abbinato al sistema Hybrid Dynamic Force Toyota, che alla nuova Yaris conferisce 115 CV di potenza complessiva. Non è peraltro da scartare la possibilità che, accanto al 1.5 ibrido, ci sia un pari cilindrata ma ad alimentazione “convenzionale” (cioè esclusivamente a benzina). “Eredità” di Yaris sarebbero altresì i sistemi di ausilio attivo alla guida (ADAS) che fanno ricorso alla tecnologia Toyota Safety Sense.