Da Torino a Milano, dall’Emilia Romagna e dal Veneto a Firenze e Roma, ecco date, orari e categorie di veicoli che non possono circolare.
Non piove, la stagione invernale entra nel vivo. Dunque, si utilizza l’auto ancora di più, e gli impianti di riscaldamento sono in funzione nella pressoché loro totalità. E questo nuoce alla qualità dell’aria. Conseguenza: si limita, dove possibile, la circolazione a determinate categorie “Euro” di autoveicoli e motoveicoli; e si tiene sotto controllo la temperatura nelle abitazioni e nei locali commerciali. Si tratta di provvedimenti richiesti dall’Unione Europea ed ai quali le amministrazioni locali devono adeguarsi. Tuttavia, in questi giorni mezza Italia, soprattutto quella che risiede nelle aree metropolitane, si trova a dover fare i conti con i blocchi al traffico: provvedimenti che, varati dalle amministrazioni comunali quale misura di contrasto alle conseguenze sull’ambiente del secondo mese di dicembre più caldo degli ultimi due secoli (indicano i dati ISAC-CNR) e dell’assenza di piogge che si protrae da settimane, riguardano tanto il nord quanto il centro ed il sud del Paese. E mentre l’opinione pubblica si interroga quanto le draconiane decisioni di inibire la circolazione a molte categorie di autoveicoli e moto contribuiscano effettivamente all’ambiente (oppure non si tratti che di un modo parziale di affrontare una questione, quella legata all’inquinamento da polveri sottili, ben più articolata e che presuppone un’”offensiva” che necessiti un piano di azione ad uno spettro largamente più ampio), automobilisti e motociclisti – i quali, peraltro, la tassa di proprietà la pagano, a prescindere che il veicolo di proprietà venga utilizzato o meno – devono, calendario alla mano, controllare se in questi giorni possono circolare oppure debbano arrangiarsi con altri mezzi.
Blocco del traffico a Roma
La news più clamorosa arriva da Roma: per decisione del Campidoglio, ieri pomeriggio (lunedì 13 gennaio) è stato dato “disco rosso” anche ai veicoli diesel “Da Euro 3 fino ad Euro 6”, conseguenza del “Persistere a Roma degli elevati livelli di inquinamento da PM10, rilevati dalla rete urbana di monitoraggio e validati dall’Arpa Lazio”, come diramato dall’amministrazione Raggi. Ecco quindi il divieto di circolare relativo alla giornata di oggi (martedì 14 gennaio) nella ZTL fascia verde dalle 7,30 alle 10,30 e dalle 16,30 alle 20,30 ai veicoli a gasolio anche più recenti, nonché – nella medesima area – alle autovetture a benzina Euro 2 ed ai ciclomotori ed ai motoveicoli Euro 0 ed Euro 1. Come pubblicato nelle scorse ore da una news sul sito Web de La Repubblica nella quale veniva citata una nota di Legambiente Lazio, “Ancora ieri (domenica 12 gennaio, n.d.r.) diverse centraline hanno segnato sforamenti dei limiti consentiti (limite massimo per le Pm10 di 50 ug/m3 – 50 microgrammi per metro cubo di aria). Il record negativo nella centralina su via Tiburtina con 10 giorni su 12 oltre i limiti e picco registrato alla centralina Preneste con ben 140 ug/m3 lo scorso 1 gennaio”.
Valori superiori alla norma per diversi giorni
I livelli di concentrazione dei PM nella Capitale, prosegue La Repubblica, sono rimasti superiori alla norma per giorni, sebbene il numero delle centraline che evidenziassero valori superiori ai livelli di guardia sia calato. Alla serata di lunedì, le rilevazioni Arpa Lazio mettevano in evidenza uno sforamento al limite di 50 ug/m3 di PM10 in quattro centraline su 13 (Tiburtina con 68, Cinecittà con 62, Preneste con 56, Magna Grecia con 55; Bufalotta 50 ug/m3 giusti giusti). I riflettori dei romani sono puntati su giovedì: dopodomani (16 gennaio)
Situazioni oltre il limite anche in altre città e regioni
Se Roma piange, altrove non si ride. Ovvero: lo stop anche ai diesel relativamente recenti deciso dalla giunta Raggi trova ampia compagnia altrove. Di seguito, città per città, ecco i provvedimenti di limitazione al traffico da nord a sud.
Milano: stop ai diesel fino ad Euro 4
Il settimo giorno consecutivo di sforamento dei valori di PM10 oltre il limite di legge ha portato ad un innalzamento del livello di guardia: l’amministrazione guidata da Giuseppe Sala ha confermato l’attuazione delle misure temporanee di primo livello, peraltro oggi (martedì 14 gennaio) allargate a Monza ed a Cremona. Per “misure di primo livello” si intende il divieto di circolazione degli autoveicoli diesel fino ad Euro 4 in ambito urbano e l’obbligo di spegnere i motori durante le soste, nonché – relativamente al riscaldamento domestico – il divieto di utilizzo dei generatori a biomassa legnosa di classe inferiore alle 2 stelle compresa e la riduzione di 1 grado della temperatura nelle abitazioni -, il comparto agricolo (divieto di spargimento di liquami zootecnici) ed il divieto di accensione di fuochi, falò, barbecue e fuochi d’artificio.
Torino: limitazioni al traffico almeno fino a giovedì
Attualmente, i divieti di circolazione per gli autoveicoli a benzina Euro 1 e diesel fino ad Euro 4 compreso sono operativi, e resteranno in vigore fino a giovedì prossimo 16 gennaio. Nel dettaglio, si vieta la circolazione ai veicoli diesel fino ad Euro 2 ed Euro 3 dalle 8 alle 19 relativamente agli automezzi per trasporto persone e trasporto merci e anche per i Comuni di Carmagnola, Chieri, Rivalta e Vinovo; ai diesel Euro 4 ed Euro 5 immatricolati prima del primo gennaio 2013, e per gli autoveicoli a benzina Euro 1, stop dalle 8 alle 19 (trasporto persone) e dalle 8.30 alle 14 e dalle 16 alle 19 (trasporto merci). Quest’ultima misura interessa anche Beinasco, Borgaro, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Rivoli, San Mauro, Settimo Torinese, Venaria. L’eventualità che nell’immediato i miglioramenti nella concentrazione di polveri sottili non arrivino a verificarsi (leggi: il persistere dell’alta pressione) potrebbe tramutare l’attuale “allerta rossa” al livello viola per venerdì prossimo; il che, come indicato dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Torino, significherebbe “Mettere in atto la misura ulteriore, che consiste nel blocco, dalle 7 alle 20, anche per tutti gli autoveicoli diesel Euro 5” (anche quelli immatricolati dopo il 1 gennaio 2013, dunque). Una proposta avanzata dall’assessore all’Ambiente di regione Piemonte, Matteo Marnati, suggerisce di utilizzare il gettito delle contravvenzioni per consentire ai torinesi di spostarsi, in maniera gratuita, nei giorni di blocco della circolazione. Una eventualità che, ha ribattuto il responsabile all’Ambiente del Comune di Torino, Alberto Unia, potrebbe essere attuabile qualora dalla Regione arrivino i fondi (nell’ordine di 500.000 euro ogni due giornate di trasporto pubblico) per mettere in pratica questo valido strumento di incentivo.
Firenze: divieti estesi anche in parte della provincia
La nuova ordinanza anti-smog emanata dalla Giunta di Palazzo Vecchio, conseguente allo sforamento (rilevato dalle centraline Arpat) dei valori di PM10 per quattro volte nelle ultime sette giornate consecutive, dispone – in quanto non si prevede, per i prossimi tre giorni, che le condizioni meteo possano tramutarsi a favore della dispersione dello smog – la conferma alle limitazioni al traffico già in atto fino a domenica scorsa. Nello specifico, da oggi (martedì 14 gennaio) e fino a sabato prossimo (18 gennaio) a Firenze e nelle aree comunali di Calenzano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa, Lastra a Signa, Scandicci e Bagno a Ripoli si vieta, dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,30 nei centri abitati, la circolazione alle autovetture benzina fino ad Euro 1 e diesel Euro 2 ed Euro 3 ed agli autoveicoli diesel per trasporto merci Euro 1 ed Euro 2, nonché dei motocicli Euro 1 a due tempi.
Emilia Romagna: stop in diverse città
“Stop” in Emilia Romagna: esclusa l’area metropolitana di Bologna e la Bassa Romagna, i livelli di PM10 hanno negli ultimi tre giorni sforato il livello di guardia: situazione che ha portato le amministrazioni locali di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara e Ravenna, a mettere in atto misure di emergenza che consistono nel divieto di circolazione per gli autoveicoli diesel fino ad Euro 4 dalle 8,30 alle 18,30, il divieto di utilizzo di biomasse per il riscaldamento domestico e l’abbassamento delle temperature medie fino a 19° C nelle abitazioni e fino a 17° C nei locali commerciali.
Veneto: divieto di circolazione a Venezia
Nel Veneto, il bollettino emesso da Arpav conferma il mantenimento del Livello 1 (Arancione) che scatta dopo che i valori di PM10 rilevati dalle centraline superano la soglia di 50 ug/m3. Nel dettaglio, il Comune di Venezia ha, da ieri (lunedì 13 gennaio) disposto l’entrata in vigore (e fino a nuova comunicazione) dei provvedimenti di limitazione al traffico veicolare che nello specifico vietano la circolazione, per tutti i giorni della settimana (sabati e domeniche compresi, dunque) e dalle 8,30 alle 18,30 ai ciclomotori e motocicli Euro 0 a due tempi, di autovetture ad uso proprio alimentate a benzina Euro 0 e 1 e diesel Euro 0, 1, 2, 3 e 4 e dei veicoli commerciali N1, N2, N3 alimentati a diesel Euro 1, 2 e 3.