Con questa serie speciale di 30 unità, Mulsanne recita il proprio canto del cigno: fine produzione in primavera, per fare spazio ai nuovi modelli ibridi.
Dieci anni: tanto è durata la carriera produttiva dell’attuale “nuova” Bentley Mulsanne, denominazione attraverso la quale il marchio di Crewe ha contrassegnato per lungo tempo la propria gamma “ammiraglia”. Concettualmente derivata dalla precedente Mulsanne che aveva esordito nel 1980 e, attraverso numerosi upgrade, era rimasta in listino fino al 1998, la attuale iper-sontuosa declinazione ai vertici delle proposte Bentley (che aveva esordito in anteprima al Salone di Ginevra 2016) si prepara a congedarsi dai mercati: il fine produzione, fissato nella prossima primavera, passerà il testimone di modello di punta alla nuova seconda generazione di Bentley Flying Spur, la quale dovrebbe – in un’ottica a medio termine – portare in dote anche un tipo di alimentazione ibrida, secondo un preciso indirizzo tecnologico (avviato in tempi recenti con il debutto di Bentayga Hybrid) che prevede, entro il 2023, l’offerta di declinazioni elettrificate per l’intera gamma.
Per prepararsi a salutare la produzione attiva, Bentley Mulsanne viene annunciata in queste ore in una inedita serie speciale (e “ovviamente” a tiratura ultralimitata): si tratta di Bentley Mulsanne 6.75 Edition by Mulliner, nuovo iper-esclusivo allestimento curato dagli artigiani che fanno capo alla Divisione Mulliner specializzata in programmi di personalizzazione e di sviluppo di esemplari unici. La finalità di lancio di questa nuova “special edition” consiste in un omaggio alla storica unità motrice da 6,75 litri (6.750 cc) e dall’architettura ad 8 cilindri a V che celebra i sessant’anni di ininterrotta produzione.
Le finiture dedicate a corpo vettura e abitacolo
Bentley Mulsanne 6.75 Edition by Mulliner verrà “tirata” in 30 unità, ciascuna delle quali provvista di targhetta personalizzata, collocata sul collettore di aspirazione e che riporta la firma dell’amministratore delegato di Crewe, Adrian Hallmark. La “personalizzazione” consiste, in questo caso, nella scelta di una finitura dedicata in tinta scura per la “mascotte Flying B” collocata sulla griglia anteriore “Mulliner Serenity” e per i terminali di scarico, nel ricorso ad un set di cerchi “Mulsanne Speed” da 21” e nell’adozione di cornici cromate per la fanaleria anteriore ed i gruppi ottici posteriori. L’abitacolo presenta una serie di riferimenti alla leggendaria motorizzazione V8 6.75 che per decenni ha rappresentato la spina dorsale dei sistemi di propulsione Bentley: cuciture “a tema” sui sedili, stilizzazioni dello “spaccato” del motore collocati all’interno dei quadranti dell’orologio e della strumentazione, un modulo di luci a Led che, a porte aperte, proiettano il “logo” V8 6.75 sull’asfalto. Quattro le combinazioni di colore, tutte monocromatiche e su base di pregiato pellame traforato, proposte per l’allestimento dell’abitacolo e tutte contraddistinte da cuciture in argento a contrasto: Imperial Blue, Beluga, Fireglow e Newmarket Tan.
Motorizzazione: il V8 da 530 CV
Sotto il cofano, l’unità motrice viene ovviamente affidata al collaudato “Ottovù” da 6,75 litri sovralimentato con doppio turbocompressore che, nella declinazione Mulsanne Speed che costituisce la “base di partenza” della serie speciale 6.75 Edition by Mulliner, eroga una potenza massima di 530 CV e 1.100 Nm di coppia massima; la trasmissione si affida al cambio automatico ad otto rapporti e convertitore di coppia, realizzato da ZF. Elevatissimi, in rapporto alle dimensioni e al peso della vettura, i valori prestazionali a suo tempo indicati da Bentley: 305 km/h di velocità massima e un tempo di accelerazione da 0 a 100 km/h che richiede 4,9 secondi.