Diventati, ormai, un optional sempre più diffuso e comune, i sensori di parcheggio rappresentano una risorsa utilissima per tutti gli automobilisti, accompagnabile anche ai recentissimi sistemi di assistenza al parcheggio. Per chi non li conoscesse, i sensori sono disposti sui paraurti e permettono di conoscere la distanza tra il proprio veicolo e un qualsiasi altro […]
Diventati, ormai, un optional sempre più diffuso e comune, i sensori di parcheggio rappresentano una risorsa utilissima per tutti gli automobilisti, accompagnabile anche ai recentissimi sistemi di assistenza al parcheggio.
Per chi non li conoscesse, i sensori sono disposti sui paraurti e permettono di conoscere la distanza tra il proprio veicolo e un qualsiasi altro ostacolo, durante le manovre.
I modelli esistenti sono moltissimi: quelli che emettono solo un segnale sonoro, quelli collegati ad un display visivo, quelli che si attivano automaticamente in retromarcia e quelli dall’attivazione manuale…
Quelli più ricercati sono i sensori che vengono installati senza dover forare il paraurti, che si attivano automaticamente, segnalando ogni ostacolo (a partire dai 50 o 30 cm, circa) e che producono sia un cicalio, sia un’illuminazione progressiva, su un piccolo display interno.
Logicamente, vista la grande varietà, anche i prezzi sono molto diversi: basta ricercare il prodotto su internet, per vedere come il costo possa andare da un minimo di una decina di Euro, fino ad un massimo di un centinaio.
A questa spesa, si dovrà, poi, aggiungere quella d’installazione, per la quale (se non siete esperti), vi dovrete necessariamente rivolgere ad un elettrauto.
Le manovre non potranno più spaventare, anche se, già da qualche tempo, alcuni hanno trovato il modo per rendere ‘piacevoli’ i parcheggi.